Ritornano in piazza i lavoratori dell’ippodromo di Agnano, 126 dipendenti (77 in pianta organica e 49 part-time) che da luglio sono senza stipendio. Le segreterie territoriali di Slc-Cgil, Fisacat e Uilcom hanno organizzato stamane un presidio pacifico in piazza Municipio per sollecitare un incontro con il sindaco. Una vertenza quella di Agnano che si trascina da troppo tempo con una società – la Ippodromo Agnano spa guidata da Gaetano Papalia (nella foto) – che per problemi di natura economica, legati ad un ricorso di Equitalia, non è in grado da settembre di far funzionare regolarmente l’ippodromo. Il Comune, proprietario dell’impianto, pur avendo inviato un avviso di sfratto alla società, non ha poi fatto altri passi in avanti. Una situazione di stallo che, complice anche la crisi che attanaglia tutta l’ippica italiana, potrebbe determinare la chiusura definitiva del’ippodromo napoletano e l’azzeramento di quell’economia indotta che procurava reddito a migliaia di lavoratori (dipendi dell’ippodromo ma anche delle scuderie, fornitori, artigiani).
Ormai non c’è più tempo da perdere. La prima domenica di maggio il calendario internazionale prevede il Gran premio Lotteria, la corsa di trotto più importante che si disputa in Italia. Se entro il 15 marzo da Agnano non giungeranno segnali di riapertura imminente con il ripristino della funzionalità dell’impianto, l’Assi dirotterà il Lotteria su un altro ippodromo.
I sindacati dunque chiedono al Comune di prendere una decisione: valutare se la società guidata da Papalia può subito riaprire Agnano o affidare in tempi brevissimi la gestione provvisoria ad altri soggetti.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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