I delinquenti allo stadio. Tifosi, ultrà o molto più semplicemente balordi criminali, i protagonisti dell’aggressione portata a termine ieri sera ai danni di quattro supporters del Viktoria Plzen, sono e restano dei delinquenti da assicurare al più presto alla giustizia. Un vero e proprio agguato, quello teso ai danni dei quattro ceki aggrediti da una banda di napoletani in piazzale Tecchio. Tra i moventi ci potrebbe essere un tentativo di rapina, forse anche un accenno di reazione degli aggrediti a scatenare la violenza.
I tifosi della squadra ospite – giunti in città per assistere alla partita di andata dei sedicesimi della Europa League – sono stati aggrediti e rapinati nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Campi Flegrei. Uno è stato addirittura ferito all’addome con una coltellata. Soccorso, è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo. Le sue condizioni, fortunatamente, non sono gravi: il tifoso del Viktoria Plezen ha firmato autonomamente le proprie dimissioni, rifiutando il ricovero.
Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia «Bagnoli», diretta dal capitano Federico Scarabello. Almeno dieci gli aggressori, stando alla ricostruzione dei militari. I volti dei dieci napoletani sarebbero stati ripresi dai sistemi di videosorveglianza attivi nella zona: presto, insomma, i componenti del «branco» che ha gettato nuove ombre sul comportamento antisportivo che un pugno di disonesti puntualmente riesce a dare in occasione di appuntamenti importanti come quelli di partite internazionali potrebbero essere identificati.
Non è, purtroppo, la prima volta che nella zona circostante il San Paolo si trasforma – nonostante gli sforzi e il grande impegno profuso dalle forze dell’ordine – in una specie di ring nel quale si apre la caccia al tifoso «nemico». Quando poi la stessa caccia non si scatena – e pure è accaduto, lo scorso anno – perfino in zone del centro cittadino. L’auspicio è che, una volta presi, i delinquenti che girano con il coltello nei pressi di uno stadio trovino sentenze e condanne esemplari.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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