Una testimonianza importante a verbale. Un tifoso napoletano, un amico di Ciro Esposito considerato attendibile dalla procura, ha raccontato la sua verità sugli scontri di Tor di Quinto. Ecco uno stralcio dell’interrogatorio, che parte da De Santis: «Ha iniziato a colpire con calci e pugni» uno degli autobus in colonna verso lo stadio, «terrorizzando gli occupanti anche perché lo stesso era visibilmente molto agitato e sembrava intenzionato a venire alle mani» con tutti i tifosi «che transitavano nei suoi pressi» . «Urlava insistentemente agli occupanti di scendere» . Qui evidentemente cominciano gli incidenti: «Quando siamo arrivati a qualche metro da lui urlandogli di andarsene e di lasciare stare le persone sull’autobus questi ha smesso di fronteggiarci ed ha iniziato a correrer verso l’interno della stradina inseguito. Percorsi alcuni metri, quando questi è giunto all’altezza di un vivaio è caduto a trra e improvvisamente si è rialzato girandosi verso di noi puntandoci contro una pistola facendo fuoco con la stessa ad altezza d’uomo esplodendo alcuni colpi ».
Il dramma. In questo momento Ciro viene colpito: «Ho immediatamente prestato soccorso a Ciro» e subito dopo «ho visto che altri tifosi napoletani hanno iniziato a picchiare la persona che aveva sparato riuscendo a raggiungerla in quanto aveva smesso di sparare» . L’ambulanza è arrivata «dopo circa 20/30 minuti» . Il testimone non può affermare con certezza che il feritore sia Daniele De Santis: «Ricordo solamente che era molto corpulento, indossava una tuta di colore scuro, mi sembra nera, ed aveva la barba» . Secondo questa ricostruzione, Ciro Esposito non avrebbe partecipato al pestaggio di De Santis.
fonte: Corriere dello Sport
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