La miglior difesa per andare all’attacco, per prendersi i sogni e portarseli al San Paolo: e il mercato che nasce, va dalla A all’infinito. Si scrive Napoli e poi si rilegge l’Europa (calcistica) intera: ma il primo passo, e stavolta ufficiale, autenticamente certificato, ha condotto (of course, verebbe da dire) nella Liverpool di Benitez, in quella terra conosciutissima nella quale non mancano i corazzieri, men che meno i centrali di riferimento. Daniel Agger ha compiuto ventinove anni il dodici dicembre, poco meno d’una settimana fa, e come regalo s’è ritrovato nel bel mezzo d’un dialogo – del quale era ovviamente a Benitez insiste: in arrivo la risposta degli inglesi. Resta l’idea Musacchio se salta il daneseconoscenza – tra il Napoli e i reds: «Ci date il danese
in prestito?». Fatti, non parole: e allora, per andare al dunque, inutile perdersi in aggiramenti. Domanda secca, risposta che galleggia nell’aria, che è raffigurata dall’espressione un po’ perplessa, sembra un no e però è un ni e magari diventa un sì, chi può dirlo: perché il mercato è imprevedibile.
RIFLESSIONI – La prima sensazione non è stata rassicurante, ma mancano ancora un po’ di giorni all’apertura delle trattative e magari meditare conviene a chiunque: il Napoli l’ha già fatto, scandendo ad alta voce la propria richiesta, sottolineando al Liverpool che stavolta non si è alle prese con interpretazioni giornalistiche ma con il desiderio di Benitez di assicurare a se stesso e alla squadra un pezzo da novanta, costoso e però autorevole. Per ora, siamo nella fase d’attesa, quella che viene riservata alle valutazioni: il Napoli attende semplicemente un segnale convincente, quel «parliamone» che aprirebbe il valzer della trattativa, peraltro avviata dalla volontà di prendere Agger; il Liverpool deve contarsi dentro, non nel bilancio ma negli impegni che l’attendono e nell’organico di cui dispone.
ALTERNATIVA – Per non restare deluso, Bigon ha rastrellato il «Vecchio Continente» in lungo e in largo, ha sostanzialmente ricevute relazioni incoraggianti su Mateo Musacchio (24), s’è un po’ irrigidito quando ha scoperto che pure il Villarreal è tornata ad essere una bottega costosissima, ha poi cercato di capire se esistano a Marsiglia le possibilità per arrivare a N’Koulou (24): insomma, i soliti noti, che però hanno il profilo giusto per essere inseriti nel Napoli che guarda lontano, che vuole anche tutto e subito, che deve sposare le proprie esigenze acquistando calciatori pronti per l’uso e però anche di prospettiva. Come Musacchio o anche come N’Koulou, mentre invece Agger è altro: è l’investimento mirato, non più giovanissimo, non certamente vecchio, la garanzia di poter dotare il settore di muscoli, d’esperienza internazionale.
CASSA – C’è una difesa ch’è in fase di ristrutturazione, perché è ormai chiaro che Paolo Cannavaro va considerato in partenza: lo dicono (in maniera eloquente) i numeri della stagione, il minutaggio, l’ultima presenza (all’Olimpico di Roma lo scorso 18 ottobre) e lo sussurrano anche le pareti di Castelvolturno, dalle quali filtra d’un (sereno) dialogo tra le parti, con il capitano ormai «lanciato» sul mercato di gennaio. Poi c’è dell’altro: il Santos sta per approdare a Napoli, per discutere di Vargas. Si parla solo cash: tanti, benedetti, subito. Aspettando che il Liverpool scelga: un sì o un no; e che poi si pensi: N’Koulou o Musacchio?
Fonte: Corriere dello Sport
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