Intervistato dalla redazione di ParmaLive.com, Stefano Sem, agente di Dejan Kulusevski, grande sorpresa di questo inizio stagione del Parma, ha raccontato qualche aspetto inedito del suo giovane assistito, da cui si aspetta tanto:
Come è nata la trattativa per portare Kulusevski a Parma?
“Noi quest’estate avevamo due obiettivi: giocare il più possibile, intorno alle 30 partite, e andare a giocare gli Europei a fine stagione con la Nazionale svedese, o comunque di finire l’anno cercando di far parte del gruppo della Nazionale A. C’erano offerte di tante società, perché comunque sono quattro anni che Dejan è in Italia e fa bene; l’anno scorso ha fatto tre presenze in una società che è arrivata terza in campionato. L’Atalanta aveva dato delle garanzie sul fatto che avrebbe giocato un po’ di più ma la nostra idea era di andare a giocare dove poteva esserci più spazio. Parma era una buona via di mezzo tra quelle che erano le nostre idee e le esigenze dell’Atalanta che poi si è ricollegata al discorso Cornelius”.
Il Parma aveva tentato di strappare un prestito biennale:
“L’Atalanta non avrebbe accettato. La nostra idea era di trovare una sistemazione in cui potesse giocare il più possibile, c’erano offerte di squadre molto importanti per andare via anche a titolo definitivo ma probabilmente avrebbe avuto un minutaggio simile a quello dell’Atalanta e abbiamo deciso di venire al Parma”.
Tra queste squadre si era parlato anche del Manchester City…
“Per eleganza non faccio nomi, dico solo che erano squadre sia italiane che estere. Lui è un nazionale svedese, è un giocatore che ha un mercato più internazionale rispetto ad altri ragazzi anche per un discorso di mentalità e di cultura di base. Uno straniero vuole il top: se il top è in Italia bene, se è all’estero si va all’estero”.
Si aspettava questo impatto così forte con la Serie A?
“Assolutamente sì, ed era il motivo per cui a inizio anno quando dicevamo che avevamo come obiettivo di giocare trenta partite e di arrivare in Nazionale in tanti ci ridevano dietro. Le qualità del ragazzo sono lì e le dimostra ogni singolo anno da tre anni a questa parte. L’anno scorso è stato dominante in Primavera come mai nessuno in passato, è un giocatore che ha fatto tre presenze in A solo perché era in una squadra molto forte e che si giocava la Champions”.
Che carriera si aspetta per Kulusevski?
“Dejan ha sempre avuto delle responsabilità: è sempre stato un giocatore dotato. Da quando ha 14 anni gioca sotto età contro i più grandi, è sempre stato abituato ad avere proposte da squadre molto importanti però penso che fino ad oggi abbiamo fatto un percorso giusto, lo abbiamo lasciato tranquillo quando andava lasciato tranquillo, ci siamo fatti sentire quando era il caso perché penso che il percorso per un giocatore sia fondamentale e fino ad oggi il suo percorso è stato ideale. La mia speranza è che un giorno giochi in una grande squadra ma se continua così non ci vorrà molto perché questa speranza diventi realtà”.
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