Il procuratore di Roberto Insigne, Fabio Andreotti intervenuto a Antenne Febea chiarisce la situazione del suo assistito:
“Sono rimasto molto male dalla situazione che si è venuta a creare e soprattutto dei comportamenti di due calciatori con una notevole esperienza come Cirillo e Belardi, la colpa non può essere data solo a Insigne ma anche alla Reggina”. Poi una stoccata proprio ai due: “Hanno avuto dei comportamenti inopportuni e irrispettosi; loro sono persone in gamba e con una certa esperienza, Insigne è giovane e dovevano comportarsi in modo diverso. Dopo la sconfitta di Catanzaro il ragazzo si è spaventato per la situazione, sono arrivate alcune offerte e le abbiamo prese in considerazione. Foti non è stato assolutamente contrario alla cessione, mi ha chiesto di cercare una nuova sistemazione al calciatore e ci siamo messi subito al lavoro per trovare la migliore soluzione possibile. E’ arrivata una proposta dal Lecce, Foti mi ha comunicato che non poteva essere una soluzione, aveva bisogno di un degno sostituto. Anche Roberto non era molto convinto, se doveva rimanere in Lega Pro preferiva rimanere alla Reggina, per lui la salvezza era come vincere il campionato”.
Poi la trattativa con il Catania: “Nell’affare potevano rientrare altri calciatori, Foti ci ha fatto capire che la situazione si sarebbe risolta prima della chiusura del mercato, si trattava di una grandissima opportunità per il calciatore. Prima della partita con la Paganese, Cirillo e Belardi hanno chiuso nello spogliatoio Insigne dicendogli che non lo vedevano con la testa giusta e di cambiare atteggiamento che non era un fatto positivo per la Reggina; i due hanno garantito a Roberto di provare a convincere il Presidente Foti a lasciarlo andare a Catania. Nella trattativa con il Catania per prelevare Ramos, Foti ci ha fatto capire che non poteva essere uno scambio con Insigne per le diverse caratteristiche di gioco. Ovviamente il calciatore è rimasto male e decide di chiamare subito Cirillo per provare a risolvere la situazione, il giorno dopo Cirillo fece finta di niente. Da questo momento c’era sfiducia sia con Foti che con i calciatori esperti. Ieri c’è stata la possibilità di un trasferimento al Matera ma la trattativa è saltata, comunque Insigne telefonicamente mi ha confermato la volontà che in Lega Pro avrebbe giocato solo con la Reggina, Cirillo e Belardi sono dei professionisti ma le ultime dichiarazioni fatte nei confronti di un ragazzo di 20 anni non mi sono andate giù. Bigon è arrabbiato con la Reggina, di certo non con il ragazzo, sono convinto del fatto che Foti non volesse trovare una sistemazione al ragazzo, non lo accettava e non capisco il perchè . Adesso il ragazzo si sta allenando da solo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso non è stata sicuramente la sconfitta di Messina. La colpa è di tutti ma Foti doveva essere più chiaro.”
Dopo l’incontro di domani tra il calciatore e il direttore generale del Napoli, Riccardo Bigon la situazione sarà più chiara. Non è da scartare l’ipotesi, dopo un un incontro tra il Presidente Foti e il calciatore che si è pentito di aver abbandonato la squadra all’indomani della sconfitta di Messina, di un possibile reintegro del mancino napoletano.
Fonte: strettoweb.com
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