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Affari difficili sulle fasce: la “maledizione” dell’esterno

Giovanni Scotto guarda ai rifiuti alla maglia azzurra quest'estate

Non è possibile dare adesso giudizi sul mercato del Napoli, ma a sette giorni dalla fine delle operazioni il  bilancio è in chiaroscuro. Non tanto per le caselle di arrivi e partenze, ma per i tanti rifiuti e affari mancati che hanno caratterizzato questa sessione di mercato. In quel caso, visto che vale il detto che ogni lasciato è perso, un bilancio si può tracciare eccome. Tralasciando il discutibile discorso dei dei top player, effettivamente chiesti da Mazzarri pur essendo ben consapevole che fossero elementi irraggiungibili, il club  di De Laurentiis ha provato a prendere dei giocatori quantomeno forti, imbastendo delle trattative che per un motivo o per un altro sono andate male. C’è stata anche sfortuna, va detto, ma troppi affari sono saltati e allora bisogna far suonare un campanello d’allarme. I timidi sondaggi per i vari Meireles, Tymoschuck etc. ci sono anche stati, ma ovviamente nessuno di questi calciatori si è interessato, quan tomeno per il problema dell’ingaggio. Ma pesa l’impossibilità di arrivare all’esterno che si cercava: Cissokho, trattato a lungo e poi lasciato perdere, Cuadrado, preso dalla Fiorentina, Armero, trattato da ben sei mesi e poi trascurato. Per non parlare di Balzaretti, che col suo gran rifiuto ha dato una mazzata forte sul mercato azzurro. Infine, forse ancora più pesante, il mancato acquisto di Pereira, praticamente preso dal Napoli (che aveva anche più soldi dell’Inter), ma poi lasciato andare ai nerazzurri perché è mancata la decisione giusta.  A pesare l’imballo con Dossena, prima partente poi confermato, si spera con convinzione. Si parlava di un difensore importante, invece non ci sarà nessun volto nuovo: si spera che Britos possa essere il nuovo acquisto che non è stato nella passata stagione. Però potrebbe arrivare il giovane Uvini: il Napoli non vuole prendere un altro giocatore che poi rimarrebbe in panchina, e senza prestito in Serie A non se ne farà nulla. Gamberini, infine, è una sorta di scommessa. Nota lieta l’arrivo di Behrami, ma la partenza di Gargano potrebbe indebolire il reparto. E in attacco le problematiche più forti: niente da fare per Bianchi, ci sono complicazioni per Floccari. Ma questo è il meno: Pazzini, trattato con convinzione e tentato dallo stesso Mazzarri, ha pure lui rifiutato. A questo punto il Napoli potrebbe finire col tenersi Vargas, con  comprensibile moderato entusiasmo dell’allenatore partenopeo. Niente top player, ovviamente, ma neanche giocatori forti (Behrami a parte, il promettente El Kaddouri). Restano sette giorni per rilanciare il mercato azzurro e convincere i tifosi, ma i nomi che circolano non sono certo entusiasmanti. E dunque i tifosi andranno convinti, ancora una volta, sul campo. Toccherà alla squadra, diretta dal condottiero  Mazzarri, dare risposte concrete. Il tutto con la viva speranza che il colpo di fortuna del mercato azzurro, Lorenzo Insigne, possa dare la definitiva scossa.

Fonte: Giovanni Scotto per Il Roma

La Redazione

M.V.

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