Luigi Liguori, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Repubblica. Parole che faranno discutere, visto che si tratta di uno dei tre giovani che dal club partenopeo passò al Lille nell’ambito dell’affare Victor Osimhen. Gli altri due erano Manzi e Palmieri. Di seguito, le parole di Liguori:
“A giugno mi chiamò il Napoli e mi disse: vieni a Castel Volturno, dobbiamo parlare. Siamo andati io e il mio procuratore, la società ci ha offerto due opzioni: potevo rinnovare per un anno e restare, o accettare di andare al Lille e firmare per tre anni, entrando nell’operazione Osimhen. Voi che avreste fatto? Ne ho parlato con il mio agente e ho accettato. Il 30 giugno abbiamo firmato con il Lille”.
Liguori spiega in realtà di non essere mai andato in Francia
“Non siamo mai andati a Lille. Nemmeno per firmare. Hanno mandato i contratti a Napoli” e che una volta terminato il prestito in C: “Non volevamo più andare in Francia, allora ci hanno proposto una buonuscita”.
Liguori poi parla della questione plusvalenze
“Loro non è che ti dicono che volevano fare plusvalenza. Ci hanno detto solo: il Lille vuole tre giovani e noi abbiamo pensato a voi. Poi col passare delle settimane abbiamo scoperto tutto, ma ormai eravamo coinvolti, non potevamo più fare nulla. Noi avevamo tre anni di contratto. Ci siamo bruciati per “colpa” del Napoli”.
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