Al fischio finale, tutti cercano l’eroe di serata Aritz Aduriz, e l’erede di Fernando Llorente, ancora incredulo per la doppietta, non si fa pregare troppo. «Siamo senza parole», ripete l’attaccante con un filo di voce. «Una notte così ce la sognavamo da mesi. Lo svantaggio, poi l’uno due del sorpasso e il terzo gol della tranquillità, tutto davanti al nuovo stadio, per la prima volta a pieno regime e stracolmo di tifosi». Gioia resa ancora più intensa da quel gol di Hamsik, ad inizio secondo tempo. «Loro sono stati bravi ad approfittare di un nostro passaggio a vuoto. Sembrava essersi messa male, ma poi tutto ha girato per il verso giusto». Palesi le incertezze dei partenopei sulle reti dei leoni baschi, anche se Aduriz ci tiene a sottolineare i meriti di Valverde. «La giocata del primo gol l’abbiamo provata in allenamento. C’è dietro molto lavoro. Sul secondo, invece, sono stato bravo e fortunato a crederci. Nel terzo avevo il dubbio di essere in fuorigioco, per cui ho ceduto spazio a Ibai». Gli fa eco, qualche istante dopo, un raggiante capitan Gurpegi. « Un’emozione unica, quando inizi a giocare a pallone da piccolo sogni di poter giocare questo torneo. Finalmente tocca anche a questa meravigliosa generazione di ragazzi cresciuti qui. Tutto questo nel nuovo stadio. Meraviglioso». A dir poco raggiante il grande artefice del miracolo basco, Ernesto Valverde. «Una notte magica. Quando ci siamo trovati in svantaggio ero arrabbiato, perché ero convinto che non ce lo meritassimo. Poi siamo stati bravi a pareggiare e lì è cambiata la partita. Abbiamo trovato serenità e loro hanno perduto le loro certezze. Una volta avanti, poi, sono stato sicuro che sarebbe finita bene».
Fonte: Corriere dello Sport
