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Adriano Bacconi: “Con Pandev il vero modulo d’attacco”

La disamina tecnico-tattica di Adriano Bacconi:

“Partita complicatissima quella di Siena per il Napoli, anche dal punto di vista psicologico, dopo le recenti battute a vuoto. I padroni di casa presentano tutte quelle caratteristiche tecniche e agonistiche che di solito mettono in difficoltà la squadra di Mazzarri, con una complicazione in più: la novità Iachini in panchina. L’ex tecnico doriano ci tiene a far bella figura davanti al suo nuovo pubblico e non lascia niente di intentato. Mazzarri parte col collaudato 3-4-1-2. Insigne parte da sinistra e Cavani da destra, ma la gara degli attaccanti è faticosa. Lorenzinho trova Belmonte sulle traiettorie esterne e, ogni qualvolta tenta di accentrarsi incappa nel raddoppio di Bolzoni o D’Agostino. Complicato smarcarsi anche per Cavani, il pacchetto arretrato di Siena scappa sempre all’indietro con i tempi giusti non lasciandogli mai la libertà di attaccare la profondità. In questo contesto tattico Hamsik sembra un pesce fuor d’acqua. Gli spazi sono compressi e il suo raggio d’azione è troppo limitato. Inoltre alle sue spalle la circolazione palla è prevedibile. Behrami non ha la qualità per caricarsi l’onere della regia, e Donadel, da tempo lontano dai campi di calcio, non ha la necessaria confidenza con i compagni, le sue giocate sono sempre in sicurezza per vie orizzontali. Mazzarri ha problemi anche nella fase di non possesso. Gli attaccanti non hanno la licenza di andare ad aggredire i difensori avversari sull’inizio azione. In particolare Contini è spesso libero di impostare perché Hamsik deve guardare dietro di sé i movimenti di D’Agostino (foto 1). Cavani e Insigne così invece di salire su Dellafiore e Felipe devono rientrare ed abbassarsi. Il Siena può rallentare ulteriormente i ritmi di gioco. Gli unici acuti del Napoli si vedono in contropiede sull’asse Insigne-Hamsik-Cavani ma anche in questi momenti manca sempre la precisione nell’ultimo passaggio. Mazzarri prova a metà del secondo tempo ad invertire la posizione dei due attaccanti, ma i risultati non migliorano. Nella ripresa la partenza degli azzurri è promettente. Finalmente Insigne pesca Cavani nello spazio il cui assist di esterno per lo slovacco è perfetto. Hamsik non angola sufficientemente il tiro e Pegolo si salva. Sul conseguente angolo è Cavani di testa ad impegnare ancora il portiere senese. L’ardore agonistico del Napoli finisce qui, perché alla lunga tornano fuori i problemi tattici, irrisolti, del primo tempo. Al 23′ Mazzarri, dopo aver assistito all’ennesimo possesso palla prolungato del Siena, vedendo la squadra impotente e demoralizzata, si decide a cambiare modulo. Butta dentro Pandev per Gamberini proprio mentre Iachini cambia il suo esterno destro dando spazio all’ex Mannini al posto di Belmonte. Due sostituzioni che per opposti motivi decideranno il match. Il Napoli col 4-2-3-1 cambia subito atteggiamento: baricentro più alto e attaccanti più vicini all’area di rigore avversaria. Hamsik, con Cavani al centro davanti a sé, cerca subito la combinazione in verticale ma l’intesa non è quella dei tempi migliori. È Insigne a provarci con più insistenza. Al 31′ si accentra e serve Pandev, azione alla mano con palla che scorre veloce verso Maggio (foto 2). L’esterno infila per la prima volta Rubin e crossa rasoterra. Salva Felipe in angolo. Sul cross dalla bandierina il numero 24 azzurro conquista il rimbalzo e tira a giro dal limite sfiorando il palo lontano. Ora il ritmo è forsennato. Il Siena non riesce più a uscire dalla sua metà campo. El Kaddouri subentra ad Insigne, stremato. La gara negli ultimi minuti è a senso unico. In uno degli ultimi assalti il Napoli passa. Angolo battuto da Pandev sul primo palo, Felipe prolunga sul secondo. Arriva Hamsik che controlla di coscia creandosi lo spazio per il tiro-cross. Sul primo palo Mannini perde il contatto fisico e visivo con Maggio che trova la zampata vincente (foto 3). Nel recupero c’è il tempo anche per arrotondare il risultato. A questo punto senza il suo libero titolare (Cannavaro) penso che Mazzarri sarà obbligato a ripartire l’anno nuovo dal 4-2-3-1”.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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