A volte basta poco per accendersi, per lasciarsi andare, abbandonati sulla poltrona, smanettando con la fantasia: ma in quei sessantré milioni di buoni motivi che costringono a rassegnarsi, c’è uno spiraglio che si è aperto e che spalanca Napoli alla speranza. E se restasse? La insegue il City, lo affiancano al Real, l’intravedono al Bayern Monaco: ma in quel sorrisino e in una frase più dolce del miele, l’incubo di perdere Sua Maestà diviene improvvisamente un sogno da coltivare. «Io sono orgoglioso di indossare questa maglia».
LA FRONTIERA – Carta canta: ma in quel rinnovo salutato in diretta tv nell’estate scorsa, contratto in scadenza nel 2017, ingaggio (chiaramente) a scalare che dal primo luglio atterra sui 5,5 milioni di euro, c’è una finestra che induce all’ottimismo, c’è un confine che spalanca una possibilità di potersi coccolare il proprio uomo dei sogni, quel bomber da centoquattro reti in tre stagioni che manda in estasi l’Universo intero, San Paolo compreso. Il limite consentito per portarsi via quel bomber da mille è una notte è il dieci agosto, ma guarda un po’ la notte di San Lorenzo, la scadenza improrogabile oltre la quale nessun (né sceicchi né facoltosi industriali) possono spingersi: per prendere Cavani – o chiaramente per lasciarlo – è stato fissato un paletto, che De Laurentiis non sposterà, ben felice di ciò. «Se poi arriva un’offerta pazza». A quel punto, quando ormai il pallone starebbe per cominciare a rotolare, ci vorrebbero veramente idee folli, irrinunciabili, perché sarebbe caduto quel «vincolo».
PERCHE’ SI’ – E allora, il tifo galoppa nell’ignoto ma nell’ottimismo, s’aggrappa alla clessidra, la sballotta e conta: settantuno giorni ancora di batticuore, la testa immersa nei giornali, per scorgere le news e pure le chanches, per pensare che Cavani più Hamsik più Benitez più (eventualmente) Skrtel e più (semmai) Ramires…Ma sessantatrè milioni di euro chi potrebbe mai averceli? L’eco di Madrid è quello di Ernesto Bronzetti, manager ternano che con Florentino Perez ha un rapporto più che cordiale: « Il Real Madrid non ha mai trattato Cavani ». Fuori uno, la casa blanca, l’aspirazione di chiunque cominci a tirar calci ad un pallone, matador compreso: « Da bambino certo che inseguivo Real o Barcellona nelle mie aspirazioni, ma adesso sono fiero di portare sulle spalle la maglietta del Napoli ».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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