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Addio a Nelson Mandela, il Sud Africa piange per l’eroe della lotta all’apartheid

Nelson Mandela è morto a 95 anni. Non ce la faceva più, era stanco, debilitato da un’infezione polmonare e dagli anni, niente che gli abbia impedito di rappresentare il suo popolo, il Sudafrica, nelle cerimonie cui veniva giustamente invitato. Perché Madiba, come lo chiamava la sua gente, alla sua gente ha dedicato ogni giorno della sua vita, lottando contro le ingiustizie fino a debellare la piaga dell’apartheid. E’ stato un uomo immenso, Mandela, un uomo capace di sopportare il peso di 28 anni di ingiusta carcerazione prima e un presidente giusto poi.

Nato a Mvezo il 18 luglio 1918, è stato il primo presidente a essere eletto dopo la fine dell’apartheid nel suo Paese (1994) e, proprio per la lotta contro la segregazione dei neri, ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 1993 insieme al suo predecessore Frederik Willem de Klerk. Fino al 1999 ha guidato il Sudafrica, ma il suo partito, l’African National Congress, è rimasto da allora ininterrottamente al governo.Incarcerato nell’agosto del 1962 per la sua partecipazione attiva alla lotta contro l’apartheid, rifiutò nel 1985 un’offerta di libertà condizionata in cambio di una rinuncia alla lotta armata, rimanendo così in prigione fino al febbraio del 1990. Divenuto libero cittadino e Presidente dell’ANC (luglio 1991 – dicembre 1999) Mandela concorse contro De Klerk per la nuova carica di presidente del Sudafrica e vinse, diventando il primo capo di stato di colore. Durante la sua presidenza, il Paese passò dalla segregazione dei neri alla democrazia. Nel 2004, a 85 anni, si è ritirato dalla vita politica rimanendo comunque un simbolo per il suo popolo.

Durante i mondiali di calcio in Sudafrica del 2010, da lui fortemente voluti, non ha potuto presiedere alla cerimonia di apertura a causa di un grave lutto in famiglia: la nipote tredicenne, infatti, ha perso la vita in un incidente automobilistico proprio alla vigilia della manifestazione. Tuttavia ha presenziato, a sorpresa, alla cerimonia di chiusura, poco prima che le due finaliste scendessero in campo.

La figura eccezionale di Madiba è stata celebrata anche nel cinema da Clint Eastwood nel film “Invictus” che, tratto da un romanzo, racconta, con qualche errore storico, il tentativo di avvicinare i neri sudafricani e gli afrikaner (i bianchi olandesi) attraverso il rugby, sport nazionale, e, in particolare, gli Springboks. Splendida, anche per la somiglianza fisica, l’interpretazione di Morgan Freeman nella parte appunto di Mandela.

 

Fonte: sportmediaset.it

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