Coni provinciale, cala il sipario. Sono i tagli dello sport, quelli che hanno fatto decidere alla Giunta nazionale la chiusura delle sedi distaccate del Comitato olimpico a partire dall’1 gennaio. Uffici svuotati, chiavi restituite, fitti dismessi, dipendenti (in Campania una trentina circa) trasferiti nel capoluogo in carico al Coni regionale. Una sola via d’uscita rappresentata da quelle federazioni che abbiano deciso di mantenere la propria sede in un capoluogo di provincia pronte a farsi carico anche dell’ufficio del delegato Coni. In Campania Salerno ha chiuso i battenti, per le altre si sta valutando caso per caso. Ma di fatto non c’è più attività. La tradizionale conferenza stampa di fine d’anno del presidente Amedeo Salerno allo stadio San Paolo non si è tenuta, così come la premiazione degli atleti al Maschio Angioino. L’input è stato di cessare il tutto dall’1 ottobre. Solo ordinaria amministrazione fino alla cessazione. Chi ci è rimasto male più di tutti è stato Diego Occhiuzzi. Durante l’incontro con il cardinale Sepe per la premiazione dei medagliati olimpici disse rivolto al presidente provinciale Amedeo Salerno: «Quest’anno il titolo di sportivo napoletano dell’anno non me lo toglie nessuno». E Salerno rispose sospirando: «Se me lo fanno fare». E infatti non è stato possibile.
«Mi spiace per il ragazzo – spiega Salerno – se lo sarebbe meritato. Se non lui chi altri?». Occhiuzzi se ne farà una ragione, lo sport napoletano un po’ meno. «Perdere le rappresentanze del Coni sul territorio è sicuramente una sconfitta – prosegue Salerno – ma con questi chiari di luna c’era da aspettarsi dei tagli. Adesso bisogna capire bene cosa accadrà fra trasferimenti di personale, impiego dei delegati, effettivo ruolo nelle singole province. Un duro momento di transizione». Spending review a cinque cerchi. L’attività di promozione sportiva sarà quasi esclusivamente affidata agli Enti. Per il Coni sempre più un futuro rivolto all’alto livello. «In questi anni abbiamo prodotto tanto – prosegue Salerno – Non dimentichiamo manifestazioni come Insieme nello sport dedicata ai disabili, l’Arcobaleno dello sport ai figli degli immigrati, Giocosport ai piccoli delle zone a rischio. Poi corsi di formazione, sportelli di consulenza, progetti editoriali con il censimento degli impianti sportivi, l’annuario dello sport napoletano giunto alla 17esima edizione e il libro sugli olimpionici napoletani alla terza». Il futuro lo si costruirà il 23 gennaio quando è in programma l’elezione del presidente del Coni regionale. Candidato unico il presidente uscente Cosimo Sibilia. «Con lui – commenta Salerno – abbiamo lavorato molto bene in questi anni. Io porrò la mia candidatura per la vicepresidenza vicaria dell’ente regionale. Ma la scelta spetta a Sibilia perché il ruolo è assegnato per designazione e non per elezione». Il 2013 sarà anno di svolta, ma anche di ricordi. Cinquant’anni fa a Napoli i Giochi del Mediterraneo. «Emozioni forti. Bello sapere che quella manifestazione ha fatto tanto per questa città. Brutto constatare che gli ultimi impianti sportivi furono costruiti per quell’evento avvenuto mezzo secolo fa».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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