Ha lottato a lungo contro la leucemia, ma nell’ultimo mese le sue condizioni si erano aggravate: il calcio italiano piange Sergio Buso, morto alla vigilia di Natale a 61 anni. Buso, portiere negli anni ’70 e ’80, è stato poi allenatore (negli ultimi anni vice di Roberto Donadoni durante l’esperienza alla guida della nazionale italiana e del Napoli). Lo ha comunicato nel suo sito il Bologna, nel quale giocò dal 1972 per tre anni e 61 presenze, conquistando la ’74 la Coppa Italia. I funerali saranno celebrati domani pomeriggio a Taranto, la città della moglie.
Di Padova, Buso aveva cominciato a 18 anni la sua avventura calcistica proprio nella squadra della sua città. Dopo il Bologna, giocò a Cagliari, Novara, Taranto, Teramo, Pisa, Mantova e Lucchese, ultima squadra in carriera, finita nell’87, dove cominciò l’esperienza da tecnico. Nel ’95 il ritorno a Bologna da collaboratore di Renzo Ulivieri negli anni e nel ’99 guidò la prima squadra fino all’arrivo di Guidolin. L’ex presidente rossoblù Gazzoni Frascara lo definì “la Treccani del calcio”.
Buso ha lavorato anche per Taranto, Modena, Napoli, Reggina, Fiorentina e Catanzaro. Il ruolo più importante è stato quello in Nazionale come vice di Donadoni dal 2006 al 2008, partecipando anche alla spedizione azzurra agli europei in Austria e Svizzera. Con l’ex ct ha lavorato anche a Napoli per alcuni mesi del 2009 sempre nelle vesti di vice, fino all’esonero da parte del patron partenopeo Aurelio De Laurentiis. Per Donadoni aveva continuato a lavorare anche durante la scorsa estate nonostante la malattia, ma le sue condizioni si erano aggravate nell’ultimo mese.
Fonte: Repubblica.it
M.V.
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