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Acquachiara, un sogno europeo

Coppa dei Campioni, un sogno ad occhi aperti. «L’ho vinta con il Posillipo e vorrei che potesse giocarla l’Acquachiara». Franco Porzio, fuoriclasse assoluto dello sport italiano, è il presidente onorario dell’Acquachiara. L’ha fondata quindici anni fa in una delle zone più difficili di Napoli al termine della splendida carriera di pallanuotista. «Confiniamo con Scampia, le nostre vittorie non sono soltanto sportive ma anche sociali», racconta al termine di un anno straordinario. «Nel campionato 2011-2012, il primo in A, siamo arrivati ai playoff e in questo torneo siamo al quarto posto. Se riuscissimo ad arrivare tra le prime tre, parteciperemmo alla prossima edizione della Coppa dei Campioni. Intanto, siamo legittimamente orgogliosi di essere la squadra di Napoli, non di un circolo, perché alla nostra società sono iscritti ragazzi e ragazze di tutti i quartieri. Ne abbiamo tremila, dagli 8 ai 16 anni, presso le piscine di San Rocco e della Mostra d’Oltremare e di altri due comuni, Pomigliano d’Arco e Cava de’ Tirreni».
Porzio è presidente onorario del club perché il primo dirigente è sua figlia Chiara dallo scorso settembre. «Appena ha compiuto 18 anni, le ho ceduto la poltrona: lei può aiutare questa società a crescere ulteriormente. Noi ci mettiamo tutto, ma da soli non possiamo farcela». Il messaggio dell’ex campione è diretto al sindaco De Magistris perché è più che mai aperta (e tesa) la discussione sulla concessione delle piscine di proprietà del Comune. «Ci sono diecimila giovani napoletani che hanno potuto fare sport in questi anni in virtù di quella convenzione che ha assicurato negli impianti la presenza di dirigenti e tecnici di valore. Non penso che l’amministrazione comunale voglia sottrarre queste risorse ai giovani di Napoli, anzi sono convinto che De Magistris presterà la necessaria attenzione agli aspetti sociali ed agonistici perché in queste strutture si formano e si allenano atleti che sono il vanto della città. Sono impianti che neanche per un giorno possono restare chiusi perché c’è il rischio che vengano vandalizzati e che quei giovani prendano altre strade».
L’Acquachiara ha appena promosso nove progetti sociali rivolti a settecento persone, «come le donne che hanno il tumore al seno o ragazzi che possono riabilitarsi attraverso il nuoto e la pallanuoto dopo essere stati nei centri minorili», racconta Porzio. Da ex sportivo di alto livello, guarda anche ai risultati e quelli conquistati con il tecnico Mirarchi sono eccellenti. «Nella scorsa stagione abbiamo giocato tre partite dei playoff contro il Posillipo e siamo riusciti a portare dodicimila spettatori alla Scandone. Per crescere sotto l’aspetto sportivo e quello sociale abbiamo il supporto dei nostri amici Carlino e Cimmino, appassionati sponsor con i marchi Yamamay e Carpisa, e in questo cammino avremo presto anche il supporto di Birra Peroni e San Carlo. Vogliamo crescere sempre di più». E il sogno della Coppa potrebbe diventare presto realtà.

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