Altro grande colpo dell’Acquachiara: porta a Napoli, sua città natale, Luigi Di Costanzo, attaccante mancino che dopo la militanza nelle file del Posillipo, conquistò lo scudetto nel 2004, la coppa dei Campioni nel 2005 e nell’anno successivo la Supercoppa, ha giocato con il Pro Recco di Pino Porzio per 6 anni contribuendo alla conquista di 4 scudetti, 2 coppe campioni, 3 coppe Italia e 1 supercoppa europea. Trent’anni, segno zodiacale acquario, Di Costanzo completa (ma è proprio finita la campagna acquisti del presidente Franco Porzio?) una formazione decisamente più competitiva della scorsa stagione. L’Acquachiara si classificò al sesto posto, con un finale playoff sottotono dopo una fase regolare eccezionale, al suo debutto in A1. Oggi può certamente puntare ad un piazzamento migliore, magari lottare per lo scudetto, come lo stesso Di Costanzo afferma e parlando del Pro Recco aggiunge: «Resta la favorita per la conquista dello scudetto anche quest’anno. I miei ex compagni vorranno dimostrare di essere in grado di vincere anche senza Benedek e Ivovic. Caso Volpi? Sono con chi lo reputa un benefattore della pallanuoto. Adesso però devo rendermi utile all’Acquachiara». Il giocatore ha firmato un contratto, curato dal suo legale Guido Postiglione che cura anche gli interessi del posillipino e nazionale Valentino Gallo, che lo lega a Napoli per tre anni e il suo ingaggio è stato reso possibile con la concreta collaborazione dello sponsor Carpisa il cui presidente Lello Carlino ha sottolineato: «I giocatori andati via sono stati sostituiti nel migliore dei modi. Ci sono le premesse per un campionato migliore di quello della scorsa stagione».
L’entusiasmo per l’arrivo di Di Costanzo ha contagiato anche il coach Maurizio Mirarchi: «Con Luigi avremo a disposizione maggiori soluzioni offensive e come desideravo avrò in formazione il doppio mancino con lui e Danilovic». Dalla formazione biancoazzurra sono andati via Bencivenga, Fiorillo, Guidaldi e Primorac, i nuovi arrivi sono il montenegrino Danilovic, Di Costanzo, Perez, il giovane Postiglione e Sadovyy.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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