Occhio a Twitter, perchè stavolta dovrebbe essere davvero una questione di ore. Saranno gli oltre 50 mila followers di Aurelio De Laurentiis, attraverso il social network, i primi a essere informati ufficialmente dell’ingaggio di Rafa Benitez: da oggi, salvo colpi di scena da considerare improbabili, il nuovo allenatore del Napoli. L’accordo è stato quasi raggiunto durante il lungo incontro di ieri negli uffici della Filmauro, a Roma, in cui hanno fatto gli onori di casa due dirigenti del club azzurro: il direttore sportivo Riccardo Bigon e l’amministratore delegato Andrea Chiavelli. Il presidente era già partito per Londra e dunque è toccato a loro confrontarsi con Garcia Manuel Quillon, l’esperto agente che cura gli interessi dell’allenatore spagnolo e ha tra i suoi poteri pure quello di firma sui contratti. Ecco perchè l’assenza del tecnico, in tournèe con il Chelsea in America, non ha ostacolato l’evoluzione positiva della trattativa, da considerare ormai praticamente conclusa. Restano da rifinire solamente gli ultimi dettagli, con uno scambio di mail. Ma è la sostanza, che conta: il dopo Mazzarri sta per cominciare. Benitez si è convinto: accetterà uncontratto biennale, senza la prevista opzione per il terzo anno, a cui le parti hanno rinunciato di comune accordo durante la riunione di ieri. L’allenatore vuole scoprire di persona il pianeta azzurro e dunque non se l’è sentita di sottoscrivere un impegno ancora più lungo: senza avere avuto l’opportunità nemmeno di dare uno sguardo alla sede di Castel Volturno. Ma la soluzione è piaciuta pure a De Laurentiis, che ha sempre nel suo mirino Luciano Spalletti (libero dal 2014) e potrà conservare una via d’uscita, dovesse andar male con lo spagnolo. Sarebbe sbagliato, però, parlare di un matrimonio con riserva. Le parti si sono infatti dichiarate stima reciproca e hanno suggellato la loro fiducia nel progetto Napoli, stabilendo il premio scudetto.L’intesa economica è stata trovata senza problemi: 3.2 milioni a stagione l’ingaggio di Benitez, l’identica cifra che De Laurentiis sarebbe stato disposto a stanziare per la conferma di Mazzarri. Il tempo dirà se è stato il club azzurro a guadagnarci, sostituendo il tecnico toscano con un allenatore assai più esperto e vincente di lui, specialmente in campo internazionale. Per il Napoli, intanto, la svolta in panchina rappresenta già un’eccellente operazione di immagine. L’arrivo di un uomo di calcio tanto noto e apprezzato, infatti, sarà di grande aiuto per le operazioni di mercato del club. L’autorevolezza di Benitez renderà più facile la rincorsa ai top player, che ora avranno meno esitazioni ad accettare la maglia azzurra. I primi nomi che circolano sono già altisonanti, a partire da quello di Fernando Torres: il pupillo del tecnico spagnolo verrebbe di corsa a Napoli, ma ha uno stipendio (8.5 milioni a stagione) da brividi. E Cavani? De Laurentiis non ha potuto dare garanzie al successore di Mazzarri sulla conferma del Matador, che dunque non sarà un punto vincolante nell’accordo. L’ultimo ostacolo è rappresentato dallo staff di cui intende avvalersi il nuovo allenatore, 10 collaboratori: troppi, per il presidente.
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