Padrone della platea, consapevole di ogni parola, accattivante quanto basta, Rudi Garcia squarcia un’altra volta il velo dei luoghi comuni. Da comunicatore esperto, ha studiato il discorso per difendere la Roma senza apparire interessato alla logica dell’orticello. E quando, all’alba della conferenza stampa, scatta la domanda su Mattia Destro, risponde : «Io ho sempre lottato per l’uso della moviola, quindi sono contento che venga applicata. Spero che da ora in poi venga estesa a tutta Europa. Se c’è stata una legge Bosman, adesso nasce una legge Destro» . Garcia si riferisce alla forza del precedente giurisprudenziale creato dalla giustizia sportiva, che per la prima volta ha chiesto a un arbitro di sconfessare se stesso dopo la consegna del referto, e al concetto di prova televisiva, ormai confuso. Tanto vale passare alla moviola in campo: «Per me la tecnologia deve aiutare gli arbitri e migliorare il calcio. Quindi a noi dispiace perdere Mattia, ma se questa vicenda serve per migliorare le cose allora va benissimo» . Chiude l’argomento con un’altra provocazione. Ideologica: «Abbiamo due possibilità. O aboliamo i replay o li sfruttiamo per valutare correttamente gli episodi che accadono in campo. La prova televisiva viene utilizzata solo in un senso. Ma ci sono casi in cui un giocatore è incolpevole e paga un episodio valutato male. Penso a Cuadrado, che in passato è stato ammonito senza motivo ed è stato ingiustamente squalificato» .
Per tenere alta la tensione della squadra, Garcia continua a parlare di scudetto: «Spesso le cose si verificano quando sono inaspettate e noi dobbiamo farci trovare pronti. Magari Roma-Juventus sarà una partita decisiva…» . Dopo la vittoria contro l’Atalanta, acquisita virtualmente la Champions League, si era lasciato scappare un riferimento programmatico. Stavolta no, si ferma all’attualità: «Ai rinforzi penseremo alla fine del campionato, anche in base alle esigenze economiche del club. Ora ci dobbiamo concentrare sulle partite che restano» .
La carica. La chiusura è una coccola per due allievi. La prima spinge Radja Nainggolan, finito sotto accusa per il litigio di strada con la moglie Claudia: «Gli ho parlato, è sereno e si è allenato bene. Per noi sarà importante anche a Firenze. Quello che è privato fa parte della sua vita, non ci riguarda» . La seconda è diretta a Ljajic, che potrebbe essere confermato tra i titolari contro gli ex compagni e nel suo vecchio stadio: «Ha fatto 6 gol e 6 assist, dimostrando di essere un giocatore decisivo. Per questo l’abbiamo preso. Contro l’Atalanta ha dato risposte clamorose e deve continuare su questa strada» .
Fonte: Corriere dello sport
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