La richiesta di risarcimento che Paolo Cannavaro e Gianluca Grava sarebbero intenzionati a presentare, non preoccupa la Federazione. E i motivi di questa serenità sono di tipo regolamentare e di tipo consuetudinario. «E’ normale che in un procedimento in primo grado si possa essere condannati e in secondo assolti», sottolinea Giancarlo Abete, presidente federale. Ovviamente a via Allegri si attende di vedere gli eventuali atti, la richiesta di risarcimento, come verrà formulata. Ma in Federazione non ritengono di correre rischi: via Allegri ha seguito le regole, che non sono soltanto italiane, pertanto nulla può esserle contestato, nemmeno a livello di danni eventuali.
NORME – La questione del momento in cui far scattare le sanzioni è stato portato al centro dell’attenzione dalla Lega di A che vorrebbe dare operatività alla condanna solo dopo il secondo grado. «Ma noi ci dobbiamo uniformare anche alle regole internazionali», sottolinea Abete. La questione, infatti, è semplice: le norme della Fifa e dell’Uefa prevedono che la sanzione scatti sin dal primo grado di giudizio. A questa indicazione si devono uniformare tutti i codici di giustizia nazionali. Insomma, se anche avesse voluto, la Federazione non avrebbe potuto derogare trattandosi di una indicazione che viene dalle organizzazioni sovranazionali. In realtà, una scappatoia ci sarebbe: il giudice, infatti, può disporre la sospensione della “pena” ma nessun organo di giustizia si avvale di questa facoltà.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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