Abbonamenti ai minimi ma il Napoli non ne fa un dramma. L’imputato numero uno è la crisi che ha tenuto gli affezionati lontano dai botteghini. Lontani anni luce i tempi di Beppe Savoldi quando nel 1974 con 70.405 abbonamenti il Napoli stabilì il record di tessere vendute. Lontani per tutti, non soltanto per il Napoli se è vero che quest’anno soltanto l’Inter può essere orgogliosa per aver sfondato quota trentamila carnet seppur con 6.000 in meno rispetto alla scorsa stagione. «Non sono mille abbonamenti in più o in meno che fanno la differenza» spiega Alessandro Formisano, il capo delle operazioni della società azzurra. Ma l’attenzione per vedere se saranno superati gli 11.820 del 2010/2011, risultato minimo dell’era De Laurentiis, quella sicuramente ci sarà. «Per il momento – continua – ci stiamo attestando tra le undicimila e le dodicimila tessere ma la campagna abbonamenti si chiuderà a fine mese quindi c’è ancora un po’ di tempo». Da quest’anno, inoltre, il Napoli ha introdotto anche il voucher elettronico. Un abbonamento riservato a chi non è in possesso della tessera del tifoso e che, ovviamente, non dà la possibilità di acquistare biglietti per le trasferte. «Al momento – continua Formisano – abbiamo venduto alcune centinaia di queste tessere. Ma anche in questo caso un conto definitivo lo possiamo fare soltanto a fine mese».
Nella gestione De Laurentiis il top è stato segnato nel primo anno di serie A (2007/08) con 22.582 abbonati ma i tifosi napoletani, a differenza del passato, non hanno mai dimostrato di gradire troppo le tessere. Meglio acquistare il biglietto volta per volta. La crisi protagonista. Un po’ tutte le società, ad eccezione della Juventus, hanno registrato una contrazione. Sold out tutti gli abbonamenti disponibili della società bianconera nonostante i prezzi decisamente alti. Il Napoli, al contrario, ha lasciato inalterati i prezzi secondo una tendenza biennale.
A braccetto il costo dei carnet 2007/08 e 2008/09 così come quelli del biennio successivo. Con i suoi undicimilacinquecento abbonamenti registrati al primo turno casalingo di campionato il Napoli è la decima società. In testa l’Inter con oltre trentamila poi la Juve che ha messo in vendita solo 27.292 tessere con una richiesta cinque volte superiore. Rispetto allo scorso anno da sottolineare solo il + 7.000 della Roma. Il resto, per le grandi, è saldo negativo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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