Le uniche reti conosciute da Walter Mazzarri, porte escluse, erano quelle che il tecnico livornese aveva fatto montare nella sede di Castel Volturno, per nascondere i suoi allenamenti. Con la più moderna rete del web, invece, l’ex condottiero del Napoli aveva per sua stessa ammissione un rapporto pessimo. «Fosse per me — disse in una delle sue ultime conferenze azzurre — Twitter lo leverei di mezzo». Dal disinteresse all’idiosincrasia, insomma, montata nell’allenatore dopo che Aurelio De Laurentiis s’era messo a «cinguettare» da novello frequentatore dei social network. Per gelosia, forse: perché lo sbarco del presidente su internet è stato travolgente: al punto da proiettarlo al primo posto dei dirigenti di calcio italiano più seguiti.
Ma poi il presidente ha trovato pane per i suoi denti, scoprendo di colpo di essersi portato in casa il rivale più agguerrito: il super telematico Rafa Benitez, un gigante del web dalla fama internazionale, rafforzata anche grazie al suo cliccatissimo sito in due lingue (spagnolo e inglese), che presto si arricchirà pure di una versione in italiano.
Don Rafe’ è avanti: viaggia oltre i 135 mila followers su Twitter (per l’invidia di De Laurentiis, ancora sotto i centomila) e non saprà che farsene delle «reti» anti spie di Mazzarri: destinate a cadere con le debite proporzioni come il muro di Berlino. L’era della clausura è finita, a Castel Volturno. Comincia quella della socializzazione, inaugurata coi migliaia di messaggi inviati dai tifosi azzurri sul sito dell’allenatore spagnolo, che ha aperto un forum ad hoc per stabilire un filo diretto con i napoletani. Campeggia nella homepage la classifica dei luoghi della città che Benitez dovrà visitare subito, con Castel dell’Ovo al primo posto. Ma il calcio ha la precedenza assoluta. Rafa utilizza il web per comunicare anche con i suoi giocatori. E si affida al computer per analizzare lo stato di forma di ognuno di loro. Il Napoli si avvia a diventare la squadra più telematica della serie A, con De Laurentiis che ha intenzione di stare al passo del suo allenatore e magari provare a superarlo, in una divertente sfida in famiglia per la supremazia su internet.
Fonte: La Repubblica
La redazione
F.G.
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