«Una nazionale forte in grado di essere protagonista ai prossimi Giochi di Rio de Janeiro è l’obiettivo principale della mia presidenza». Con queste parole il presidente della Federcanottaggio Giuseppe Abbagnale ha presentato il «Progetto Azzurro» per illustrare gli obiettivi della federazione per il prossimo quadriennio. «I punti base sono quattro – spiega – partendo dall’autofinanziamento: si deve reperire denaro dagli sponsor perché in questo momento difficile per il Paese i soldi del Coni saranno, per forza, sempre meno. Bisogna investire nella scuola e nel mondo universitario, con l’organizzazione di campus remieri per i giovani italiani. Bisogna evitare l’abbandono precoce dei ragazzi dopo l’attività giovanile e, infine, serve più dialogo e attenzione verso le società e gli allenatori dei club».
I successi azzurri nelle grandi manifestazioni devono diventare «un elemento di traino che sia in grado di innescare interesse per lo sport del canottaggio- prosegue Abbagnale-. Le nostre vetrine principali sono Mondiali e Olimpiadi. Attraverso le medaglie possiamo farci conoscere e dare linfa alla nostra base. Il nostro sport ha bisogno di campioni e di vittorie». Il presidente federale spiega il ritorno di Giuseppe La Mura, suo allenatore ai tempi delle vittorie olimpiche, come direttore tecnico: «La Mura è stato accantonato nel 2004 in maniera frettolosa, rinunciare al suo bagaglio tecnico fu un grosso errore e i risultati di Pechino e Londra lo hanno confermato. Ci darà una grossa mano con la sua esperienza e farà crescere una generazione di grandi allenatori». Oggi, intanto, il via sul lago di Piediluco delle regate del 27° Memorial «Paolo d’Aloja», manifestazione con cui si apre ufficialmente la stagione 2013 per la squadra azzurra.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
