Cerca
Close this search box.

A Udine Inler vuole riscattare la serata di Londra

Lo svizzero proverà a realizzare il gol dell'ex al "Friuli"

L’anagramma del suo diminutivo, Gogi, è oggi. Oggi: cioè il presente. Che quando s’incrocia in maniera così intensa con il passato, si trasforma in un giorno speciale. Signore e signori, Gokhan Inler va in città. Torna in mezzo a quella gente che per prima ne ha scoperto le doti e che per quattro anni lo ha coccolato come un figlio. Udinese-Napoli è uno scontro diretto per il terzo posto ma è anche questo: amarcord da brividi per uomini veri che non dimenticano.

IL SALUTO – E allora, domani è un altro giorno. La domenica che t’aspetti. Il giorno che prima o poi doveva arrivare: Inler avversario dell’Udinese al Friuli. Gokhan innamorato perso di Napoli che, però, non può e non deve cancellare quel che è stato dal 2007 al 2011: dal “salve a tutti” a un “arrivederci e grazie” pronunciati a quattro anni di distanza con il consueto filo di voce; con la gentilezza dei modi tipica di chi in campo poi combatte con lealtà fino all’ultimo istante e senza risparmiarsi mai. Farà di tutto per contribuire alla vittoria degli azzurri, certo, ma poi saluterà con emozione gli amici e il popolo che lo chiamavano Guerriero. Che ancora lo rimpiangono.

GLI SMS- Impossibile il contrario, del resto: difficile trovare un giocatore come Inler. Straordinario fuori e dentro il campo. Professionista umile e irriducibile, sopraffino interprete del ruolo, esponente di carattere, testa e muscoli. Valanghe di sms anche da Udine, dopo l’eliminazione in Champions. Abbracci per consolare e addolcire. L’amarezza e il lampo: il fumo di Londra diradato da quel gol che ha illuso milioni di napoletani, a coronamento di una partita da grande, grandissimo. Stop, coordinazione ed esecuzione da manuale: colpo d’occhio e siluro in un tempio della Champions.
LA SUA UDINE – Un gol alla Inler. Di quelli che all’Udinese aspettavano con ansia. Udine da capire e da scoprire: la villetta di Leonacco e Andrea Coda come vicino di casa. Lui e poi Handanovic, Abdi, Benatia, Isla e Badu: la combriccola degli amici, il club di Martignacco a lui intitolato e le lezioni di lingua napoletana con Di Natale e Floro Flores. Questa era la sua Udine: cose semplici, cose vere. E poi l’esordio in A e il primo gol con il Torino; la semifinale di Coppa Uefa (2009), la qualificazione Champions, la scalata della Nazionale svizzera fino alla fascia di capitano e le lacrime dei Pozzo: hanno pianto per lui, quando l’hanno venduto; e gli hanno spiegato che, se vorrà, un posto nel club sarà sempre riservato a lui.
LE VITTORIE – Non è la prima volta che Inler tornerà a Udine, è già accaduto, ma l’esordio da avversario sarà indimenticabile. E, di certo, non ammetterà sconti: « Sarà una partita speciale, perché ha vissuto quattro anni meravigliosi e i Pozzo sono stati come una famiglia per lui: Gokhan, però, vuole vincere con il Napoli. L’eliminazione con il Chelsea ha fatto male, ma è inutile piangere: bisogna andare avanti e continuare la corsa in Coppa Italia e in campionato. La lotta per il secondo posto è aperta. E anche quella al primo». Il suo manager, Dino Lamberti, lancia la lunga vigilia di Gogi. Ieri. Ma soprattutto oggi, Inler.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.