Ladies and gentlemen, fate il vostro gioco: dal Bologna (di nuovo) al Siena, dalla Coppa Italia al campionato, da un pallone all’altro, per restarci con la testa dentro. Manco il tempo di staccare la spina e bisogna già riattaccarla, perché i tre punti stavolta pesano assai di più e poi servono per allontanare quell’aria da «crisetta» lasciata respirare dalle due sconfitte consecutive, la prima nella san Siro nerazzurra e quella successiva (e rocambolesca) domenica scorsa, in un finale più avvelenato che arroventato. Si ricomincia e si ricambia, seguendo le elementari leggi del turn-over, che vanno applicate per non ritrovarsi carichi di acido lattico.
RIVOLUZIONE – Rispetto a quattro giorni fa, non ci saranno Cannavaro e Grava, né (probabilmente) Aronica, che sta per salutare definitivamente e rischia di saltare anche la trasferta di Siena; e poi, niente Inler, squalificato. E allora, si mischia (quasi) ovunque, sicuramente in difesa e a centrocampo, e forse solo in attacco (ma chi può dirlo?), tutto è destinato a rimanere come quel 2-3 che ha lasciato il segno. In sintesi: De Sanctis tra i pali ma davanti, stavolta, quasi sicuramente, Gamberini (che si è ripreso), Fernandez (che ieri sera ha cominciato a scaldarsi) e Britos, per un settore del tutto inedito e mai provato sino ad ora.
INEVITABILE – E’ scontata la costruzione del centrocampo alla quale si affiderà Mazzarri: unica perplessità sono le condizioni di Dzemaili, che sta meglio ma non ancora bene e che però dovrebbe (potrebbe) stringere i denti a Siena per non accentuare l’emergenza. Ma a destra ci andrà Maggio, a sinistra ci starà Zuniga e i due medianoni saranno Behrami e Dzemaili, che da regista (quasi) classico sembra divertirsi parecchio.
IL BALLOTTAGGIO – Ovviamente, Hamsik tra le linee; e, ovviamente, Cavani come prima punta (ma a tutto campo), uno che non si tira mai indietro, anzi che chiede sempre di giocare di più. L’ultima maglia è per il partner offensivo del matador, per il terzo tenore: Insigne è ancora in vantaggio ma il rientro di Pandev e il completo recupero fisico inducono ad ulteriori meditazioni. E’ un ballottaggio che sta per tornare a vivere, il leit motiv di sempre.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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