Le notti del ritiro furono lunghe, perché due settimane da «reclusi» vanno pure occupate, e però fu divertente scoprire, alla sera, che in quel giovanotto si nascondeva un talento vero: mano lesto, lo chiamavano,
Sfida tutti e il risultato è sempre lo stesso E venerdì ha fatto il tifoso per la Davis…
non riuscendo a frenare una schiacciata, effettuata alla velocità della luce. E quella che pareva una leggenda metropolitana, alla fine si si rivelò come una verità. In attesa di dimostrare che ci sapeva fare pure con i piedi, Eduardo Vargas decise di dar lezione al tavolo di ping-pong, sport nel quale c’è chi se la cava e c’è chi crede di sapersela sbrigare: il cileno è di un altro pianeta, li ha messi in fila tutti, uno dietro l’altro, diventando il principe della «racchetta». Ma non contento d’aver dato così ampia dimostrazione di sé, Vargas s’è spinto oltre ed ha raccontato di essere bravo pure sulla terra rossa o dove diavolo volessero i compagni: altra manifestazione di superiorità ampia, sostenuta poi da una passione che l’ha trascinato – inevitabilmente – allo stadio del tennis per fare il tifoso, venerdì mattina, del suo Cile, opposto in Coppa Davis all’Italia. Ma nessuno è come lui e gli azzurri hanno vinto….
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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