Dopo quello del calcio a 5 juniores, arriva il tricolore anche per il calcio ipovedenti e non vedenti. Lo scudetto lo conquista il Colosimo nel campionato nazionale di goalball, disciplina che fa capo agli sport paralimpici e che è nel programma delle Paralimpiadi. Si tratta del terzo titolo nella storia del gruppo sportivo partenopeo, che nasce dall’impegno dell’Istituto Paolo Colosimo di via Santa Teresa degli Scalzi (le altre vittore nel 1997 e 2011).
Napoli batte Bergamo nel doppio confronto di finale: 11-3 all’andata; 10-4 nel ritorno casalingo. In squadra Emanuele Nicolò, Gaetano Raucci, Alane Idriss, Emanuele Messere, Fiore Stanziano, Giuseppe Carozza, Giuseppe Raucci, Carlo Generali. Questo invece lo staff tecnico: Husam Rawashdeh, Sergio Di Donato, Raffaele Scognamiglio, Salvatore Pesarino, Antonio Piscopo, Antonio Cafasso, Saverio Stanziano.
«Mai era stato vinto tanto a livello nazionale – spiegano in coro i dirigenti del Colosimo che quest’anno ha anche vinto la Coppa Italia di torball, altra disciplina paralimpica simile al goalball – questi ragazzi sono dei veri campioni e ci insegnano che anche tra mille difficoltà si può emergere». Che portano anche… fortuna. «Quando vincemmo la Coppa Italia di torball dedicammo il trofeo ad Aurelio De Laurentiis, convinti che il Napoli avrebbe battuto la Juventus in finale. È stato così e ne siamo felici perché siamo tutti tifosi azzurri».
Una stagione da ricordare quella del Colosimo, diventato centro di eccellenza nazionale per lo sport paralimpico, ricca di soddisfazioni anche nei tornei internazionali e riconoscimenti. In particolare il gruppo sportivo napoletano è stato insignito con la stella di bronzo del Coni al merito sportivo per i risultati conseguiti ed è stato votato dai giornalisti campani come seconda migliore società sportiva del 2011: alle spalle solo del Calcio Napoli di Aurelio De Laurentiis.
Il goalball è del resto ormai disciplina sportiva riconosciuta in tutto il mondo, che mette in campo squadre da tre giocatori. In più un pallone sonoro e mascherina agli occhi per i giocatori, così da mettere sullo stesso piano ipovedenti e non vedenti. Si giocano due tempi di 12’ ciascuono e sono previsti molti cambi durante il match.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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