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A Lecce il nuovo Napoli non cambia

«Squadra che vince non si cambia», recita un vecchio proverbio calcistico che sembra più che condiviso da Walter Mazzarri, almeno stando a quanto dichiarato in conferenza stampa: la squadra che ha vinto con il Novara potrebbe essere riproposta in blocco anche contro il Lecce, se è vero che i ritocchi attuati dopo le note tre sconfitte consecutive hanno portato i benefici sperati. Altri allenatori ritengono sia più opportuno modellare la squadra in base all’avversario, per colpirne i punti deboli; Mazzarri è invece dell’idea che troppi cambiamenti siano deleteri, e sia più opportuno puntare su un assetto collaudato, o che almeno abbia già dato qualche garanzia. In verità va detto che domenica il Novara ci ha messo del suo a facilitare il compito degli Azzurri, che fino all’errore del portiere Fontana stavano faticando a trovare varchi, e dopo il vantaggio non hanno avuto problemi ad avere la meglio su un avversario innocuo e forse ormai rassegnato alla retrocessione.

QUI LECCE – Il Lecce è di tutt’altra specie rispetto al Novara: solo le posizioni in classifica si assomigliano, ma la squadra di Cosmi è molto più arrembante e dalla sua ha la carica agonistica al massimo, grazie ad un obbiettivo, la salvezza, che appare sempre più raggiungibile. Va anche considerato che nelle ultime uscite i salentini hanno fatto meglio contro le grandi che contro le piccole, steccando proprio gli impegni più alla portata e mettendo invece in grosse difficoltà le due romane. In ogni caso il Lecce è atleticamente e psicologicamente in piena forma.

UOMINI-CHIAVE  – Serse Cosmi può contare su diversi giocatori in grado di essere decisivi e dispone di un mix perfetto di gioventù ed esperienza. Giacomazzi e Cuadrado, un veterano e un giovane talentuoso: il primo in grado di fare tutto, dal rubare palla all’impostazione della manovra, ma è letale soprattutto nelle incursioni per vie centrali che talvolta lo portano anche in gol; il secondo fa della velocità e dell’estro la sua arma, e quando è in giornata è imprendibile sulla fascia. Di Michele e Muriel, 36 e 21 anni, l’uno sta vivendo una seconda giovinezza, l’altro è appena esploso con il suo talento: entrambi veloci e tecnici, entrambi pericolosi sotto porta. In particolare Muriel, se è in giornata può essere incontenibile ed è in grado di inventare gol pazzeschi, come quelli segnati alla Roma.

GLI ALTRI – Va assolutamente riconosciuto che anche il portiere dei giallorossi, Benassi, è stato fin qui spesso decisivo per i punti conquistati dai suoi: è sicuramente un’arma in più per il Lecce, che è riuscito a trovare un portiere reattivo e a volte miracoloso. Ma non vanno nemmeno trascurati l’esperienza di Oddo e il lavoro di due mastini (anche loro più che esperti) quali Del Vecchio e Blasi, quest’ultimo sicuramente spinto da un sentimento di rivalsa verso il Napoli che non ha più creduto in lui.

Entrambe le squadre, dunque, dovrebbero confermare moduli e giocatori – ecco le probabili formazioni:

 IL NUOVO NAPOLI – In questa sede, la necessità di rinforzare il centrocampo era stata più volte sottolineata, in particolare in occasione di sfide più complesse e impegnative contro squadre quali Juventus e Lazio, che proprio a centrocampo hanno maggior mole e qualità di gioco. Il cambiamento di Mazzarri con l’intento di rinfoltire la linea dei centrocampisti, oltre che un po’ tardivo, appare meno legittimo di quanto sarebbe stato allora, se di fronte ci sono squadre di caratura inferiore. Tanto più considerando che il pareggio non è un risultato davvero utile per il Napoli, se la società è sincera quando continua ad affermare che il terzo posto è un obbiettivo, ed è raggiungibile. Contro squadre di bassa classifica, sarebbe forse più opportuno rinunciare a un difensore e non a un attaccante: e così schierare una difesa a quattro, con davanti pur sempre tre centrocampisti in linea, e poi un trequartista (Hamsik) e due attaccanti, in modo da cercare con più aggressività i tre punti.

Forse per l’assenza di Lavezzi (perché però non provare finalmente Vargas al suo posto, almeno un tempo?), e per la pericolosità del Lecce in avanti, Mazzarri pare preferisca riproporre lo schieramento ad una punta. Se è vero anche l’altro proverbio, «chi vince ha sempre ragione», tutto il resto saranno solo chiacchiere e speculazioni.

Lorenzo Licciardi

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