Casa, dolce casa: bisogna inventarsi qualcosa per ricreare un po’ il clima familiare, per allontanare il senso (opprimente) della fatica, per alleggerire la testa e magari riempire la pancia. Bisogna, ad esempio, portarsi una traccia di Napoli a Dimaro: qualcosa che rompa la routine, che appaghi il palato e che serva per ripartire carichi. Tutto può succedere, basta volerlo: e dopo quattro giorni di ritiro, con privazioni e sacrifici, Walter Mazzari ha abbandonato il ruolo di amabile (?) tiranno e s’è vestito da gran cerimoniere, convocando in Trentino il suo amico partenopeo Procolo Lubrano e sottraendolo per un giorno al ristorante nel quale il tecnico è presenza fissa – l’«Europa» di Pozzuoli: ovviamente, serata a tema, con menù particolare, chiaramente a base di pesce, con organizzazione a domicilio.
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