Pilotare i dribbling di Cavani oppure dirigere Hamsik nelle sue incursioni oggi è più che mai possibile perché c’è anche il Napoli nel nuovissimo videogame «Fifa 13» (uscito il 28 settembre per PS3, PS2, Psp, Xbox 360, Wii, N3DS, Cellulare, Pc, Mac; prezzo 69,90 euro). La Electronic Arts ha annunciato l’accordo con il club di De Laurentiis. In questo modo il team di Mazzarri è già disponibile per il download in versione Pc attraverso una patch e sarà a disposizione nei prossimi giorni per le console Xbox 360 e PS3. Il titolo già insignito dalla critica come miglior videogioco sportivo dell’anno è già campione d’incassi in tutto il mondo. Un autentico blockbuster con oltre 4,5 milioni di copie vendute. E Napoli ha accolto lo sbarco del nuovo «Fifa» con grande entusiasmo. Nello store Fnac al Vomero per PS3 sono stati venduti in poco più di 2 settimane dall’uscita oltre 600 pezzi. Per Xbox 360 si registra un successo inferiore ma comunque confortante con circa 250 copie vendute. «È il videogioco che tira di più tra gli adolescenti e non solo – spiega Enrico Rosiello, responsabile Gaming da Fnac -. Il calcio ha sicuramente più appeal rispetto agli altri sport». Nel gioco ci sono 26 stadi e 3 sono italiani: lo Juventus Stadium, il Meazza di Milano e l’Olimpico di Roma; manca il San Paolo di Napoli. Altro titolo quotato è «Pes 2013» della Konami da cui i Club Dogo e Giuliano Palma hanno ricavato una canzone. Il gioco è un po’ più stagionato rispetto a Fifa perché comparso sugli scaffali dei negozi già il 20 settembre. Trecento i pezzi venduti da Fnac al Vomero nella versione PS3, appena 80 in quella Xbox 360. Il videogame è sicuramente interessante ma meriterebbe un aggiornamento perché le rose delle squadre sono ferme a metà luglio: Cassano è ancora rossonero, Pazzini è in forza all’Inter e Bojan e Borriello sono romanisti. Esiste sì una patch che corregge tutto ma chi non è online resta al palo. A ogni buon conto le azioni di gioco sono sensibilmente migliorate rispetto all’ ultima versione con i portieri più svegli e meno goffi sui calci da fermo e i passaggi sono più fluidi e governabili. I baskettofili, invece, si consolano con «NBA 2K13» prodotto dalla 2K Sports che introduce i comandi vocali del giocatore. E qui c’è la grossa novità perché il software riconosce e ascolta anche gli insulti del giocatore e può sanzionarlo durante la partita con un fallo tecnico così come succede sui parquet. Il titolo, uscito il 5 ottobre, deve ancora mostrare tutto il suo appeal tra gli appassionati della palla a spicchi. A Napoli 18 pezzi venduti da Fnac Vomero nella versione PS3 e solo 8 in quella Xbox. «Per consentire al gioco di riconoscere insulti e proteste nelle diverse lingue – ricorda Rob Jones, senior producer del titolo – abbiamo chiesto informazioni a dei veri cestisti nelle Nazioni il cui il nuovo Nba è distribuito mettendo in piedi un database di parolacce». In Italia i «docenti» di trash-talk sono stati gli allievi della Petriana Basket, una squadra romana che milita in serie D.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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