Dentro o fuori. Nel senso di chi gioca e chi riposa. Ci risiamo: domani si torna in campo, a Catania, e mercoledì è già tempo di Bayern, e così i dubbi riaffiorano in un clic, come iceberg in un mare di ghiaccio umano colorato d’azzurro. Il turnover, ancora lui. Obbligato, necessario, condizionato da una sfilza paurosa di impegni che stritolano i muscoli e annebbiano la testa. La lucidità, fondamentale. Perché corpo e mente vanno a braccetto. Altro che storie. E allora, idee di (mini) rivoluzione: tre, al massimo quattro cambi. Come a Cagliari.
LO SCARICO – Dunque, sotto con la staffetta siciliana. Sotto con la metamorfosi che Mazzarri dovrà attuare nella delicata trasferta contro la squadra di Montella, parsa in ottima forma anche a Roma con la Lazio nel turno infrasettimanale. Ieri a Castelvolturno, nel corso dell’allenamento post-Udinese, è andata in scena la solita seduta di scarico per chi ha giocato e un po’ più intensa per chi invece è stato impiegato meno oppure per niente. Dunque, idee e basta. Per il momento. Perché oggi sarà già vigilia e dunque le prove tecnico-tattiche saranno veritiere.
LA DIFESA – Con ordine, comunque. Perché il filo conduttore delle idee di Mazzarri è cambiare senza perdere l’equilibrio e soprattutto gli equilibri di squadra. Dopo un bel po’ di partite giocate di fila, sette per la precisione, undici in totale dall’inizio della stagione con la sola pausa di Verona con il Chievo, sarà Campagnaro a tirare il freno in vista della doppietta da brivido Bayern-Juve. Al suo posto, Fernandez. Aronica, pronto alla centesima partita con la maglia del Napoli, è favorito su Fideleff. Poi, il capitano: Cannavaro ci sarà, anche perché a Monaco è squalificato.
IL CENTROCAMPO – A centrocampo, invece, dovrebbe toccare a Maggio riposare. Lui, l’insostituibile che in Champions e nella super sfida di domenica 6 novembre con gli uomini di Conte dovrà fare gli straordinari, è candidato alla panchina: con Zuniga a destra, dunque, e Dossena a sinistra. Dzemaili-Inler sarà la mediana pura.
L’ATTACCO – Per quel che riguarda il reparto avanzato, Mazzarri non sembra intenzionato a rinunciare a Cavani: Edy ha bisogno di giocare e di sbloccarsi. Di ritrovare il gol: l’unica cosa che manca, perché impegno e sacrificio sono sempre da numero uno. E allora, molto possibile che a fermarsi sia Hamsik: al suo posto, Mascara o Santana. Solito, eterno ballottaggio.
LA PRIMAVERA – Una curiosità: mercoledì sera, la Primavera di Dodo Sormani ha cenato insieme al Borgo Antico di Santa Lucia per brindare al passaggio del turno in Coppa Italia. Gli azzurrini, ospiti del tecnico figlio d’arte, hanno anche guardato tutti insieme la partita dei cugini grandi con l’Udinese. E la festa è stata completa.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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