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A Castelvolturno verranno presentati Armero e Calaiò

Come numero di maglia l'ariciere vorrebbe la 9

Non è difficile immaginare chi dei due sarà più emozionato. Chi tra Emanuele Calaiò e Pablo Armero, i protagonisti della giornata, della presentazione ufficiale in programma oggi al centro sportivo di Castelvolturno, avrà il cuore più colmo di gioia e i brividi sotto la pelle. Una pelle e un sangue sempre più azzurri sin dal giorno dell’addio, quelli di Manu: è lui che ha voluto chiudere il cerchio e che ha optato a occhi chiusi per Napoli e il Napoli, nonostante una concorrenza che definire agguerrita vale un eufemismo. Poco importa, anche perché lui è un attaccante vero, con gol nelle gambe e nella testa, e i suoi stimoli di entrare a far parte di una squadra da scudetto e di giocarsi il posto, in questo preciso momento storico, non possono fare altro che bene alla salute di tutto il gruppo. Discorso perfettamente valido anche per Armero. 

LA MENTALITA’ – E allora, microfoni e telecamere: parlano loro, i nuovi acquisti. I primi due tasselli di una campagna acquisti invernale inaugurata in grande stile da De Laurentiis. Due ottimi colpi, quelli del mancino colombiano e dell’attaccante di Palermo; due elementi che arricchiscono la rosa in termini di qualità e ambizione. D’accordo le gerarchie, i titolarissimi e così via, ma due giocatori del calibro di Armero e Calaiò, approdati nel pieno della carriera in una squadra in lizza sia in Europa (League) sia in campionato, non possono fare altro che accendere i dualismi. Che stimolare i diretti concorrenti e anche gli altri. E’ una questione di mentalità. E’ una questione di abitudine a lottare per vincere. 

LA FRASE – Pablito, sorriso scanzonato e andatura da rapper come il suo amico Zuniga, ha già assaggiato la panchina, il clima del San Paolo, di una vittoria avvalorata dal pareggio della Juve e del classico, “Chi non salta juventino è?” del popolo azzurro, e anche un dolce tipico napoletano. Una torta regalatagli dal pasticciere del club, Sabatino Sirica, esibita fieramente all’uscita dagli spogliatoi. Cosa dirà in sede di presentazione? Beh, ha già espresso un’idea chiara nel giorno dell’acquisto: «Puntiamo allo scudetto»

IL CERCHIO – Medesimo l’obiettivo di Calaiò, c’è da scommetterci. Altrimenti avrebbe scelto la continuità del Palermo e del Torino. E invece, no: ambizione e cuore. Napoli e futuro. Mai dimenticato, sempre amato, Manu è riuscito a tornare chiudendo il suo cerchio compasso alla mano. Il suo numero di maglia è legato a Vargas: vorrebbe il 9. Lo prenderà se Edu partirà per il Brasile in tempo utile. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

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