Il riposo dei guerrieri s’è praticamente esaurito. Adesso si torna a calcare l’erba dei campi, poco più avanti accompagnata dal dolce rumore di freschi ruscelli e dei sentieri di ghiaia che li costeggiano. Castel Volturno, adesso, e poi Dimaro, da raggiungere fra poco, in soli tre giorni. Alcuni dei guerrieri (vedi Campagnaro e Britos) già sgambettano riassaporando l’aria di casa Napoli, sotto gli attenti occhi del preparatore atletico Giuseppe Pondrelli, dopo aver consumato quasi per intero il bonus vacanze. Manca al momento il pieno a un serbatoio svuotatosi lungo una stagione a volte pazzesca, vissuta in alcuni momenti a rotta di collo e a rischio infortuni. Che non sono mancati.
BRITOS – Ne sa qualcosa Miguel Angel Britos, uruguaiano di 27 anni (il 17 luglio), guerriero di sinistra della difesa a tre, più che mai voglioso di rimettersi all’opera, vuoi per recuperare il tempo perduto, che per urlare al mondo (tifoso) intero che lui quel mondo è pronto già mentalmente a spaccarlo. Per tutte le questioni fisiche, invece, ci sarà tutto il tempo di attrezzarsi, ma il primo smanioso segnale lanciato anche sulle frequenze dei media, non può che deporre favorevolmente per il corazziere di Montevideo, con contratto fino al 2015 dopo essere stato acquistato dal Bologna per otto milioni più il prestito di Vitale. Stagione però sfortunata la sua, pregiudicata dalla fastidiosa infrazione al quinto metatarso del piede destro (durante l’amichevole pre-campionato con il Barcellona) e conseguente tormentato recupero in quattro mesi. Tornato in campo il 12 gennaio, nella sfida di Coppa con il Cesena, il mancino appassionato di pesca, ha sin qui disputato solo spezzoni di partite (in tutto 794 minuti) siglando un gol al Chievo. «Voglio rifarmi, lo scorso campionato non poteva andare peggio, voglio far vedere ai tifosi il vero Britos». Non prima di aver impalmato Virginia Reguiro, a coronamento di un settennato di convivenza. Scampoli di luna di miele in costiera e sulle isole, e poi tanta voglia di tornare al lavoro. Con ancora intatto tutto l’appoggio di mister Mazzarri, che continua a credere in lui.
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