“Via Carlo Cattaneo. Casa Cioffi è in un condominio tranquillo, «non inquinato da strisciati», precisa Mario, medico nefrologo. Insieme a lui, Antonio Irace, Sergio Varcamonti, Enzo Cipolletta, Pierluigi De Michele, Piero Orsi e Aldo Corapi, tutti tra i 43 e i 48 anni. Virtualmente con loro via Messanger, ci sono il fratello di Mario, Alessandro, da Monaco, e, da Roma, Massimiliano Marino. Nessun rito, «solo» complicità tra uomini. Mario è tifoso del Napoli dai tempi di Vinicio. Consapevole della sofferenza di tifoso dal 12 gennaio 1976, Napoli-Bologna, manco a dirlo: pari a tre minuti dalla fine grazie a Peppiniello Massa. Inizia la gara Antonio si entusiasma: «Quant’è bello Cavani, mi fidanzerei proprio». La rete di Gabbiadini non deprime. Nell’intervallo si caricano: «Ne facciamo tre!». E Gamberini li accontenta. Gol! Al piano di sotto urlano come lupi. Al piano di sopra cambiano di posto ai mobili. In salotto ci si abbraccia, si urla, si fa quasi morire di paura il gatto Jackie. Quando segna Cavani esplode la gioia e vanno in frantumi due bicchieri. Sulla meraviglia di Kone, però, cala il silenzio. Con Portanova, poi, arriva il lutto. Un saluto sottovoce e via. Mondo crudele”.
Ilaria Puglia per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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