A Radio Kiss Kiss, nel corso del programma Radio Goal, condotto da Valter De Maggio, è intervenuto il collega Sky Riccardo Trevisani. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it: “Cavani è un giocatore completo, un attaccante modernissimo che sa fare tutto, dall’attacco alla difesa, che ti fa due gol nei minuti di recupero dopo aver corso tutto il tempo. Nel paragone con Careca bisogna dire che il brasiliano giocava con squadre più forti e chissà cosa avrebbe fatto con Maradona”
In contemporanea è intervenuto Albertino Bigon che ha risposto alle domande dei due colleghi. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it: “Cavani più forte di Careca? Secondo me Edinson deve ancora trovare quel qualcosa in più che lo consacri a livello mondiale. Il suo futuro può essere superiore a quello di Careca e poi si tireranno le somme. Il Careca che avevo io era straordinario, come Cavani adesso, anzi qualcosa in più. Da vecchio, gli dico che deve migliorare solo nelle reazioni istintive alle ingiustizie, tante vole perde un po’ la lucidità perchè si arrabbia troppo, anche se lo capisco perchè quando giocavo ero un attaccante simile a lui, ma in venti anni di carriera non sono mai stato squalificato. Lo prenda come un suggerimento, è un fenomeno e se migliorasse anche sotto questo punto di vista sarebbe perfetto. Vittorie come quelle di ieri possono cambiare anche una stagione e dare nuova linfa alla squadra. A parte Cavani, Hamsik e Pandev mancano all’appello delle marcature solo Maggio, non ci si deve aspettare gol da centrocampisti e difensori. Ieri sera i difensori hanno preso pochissime iniziative, la squadra deve costruire il proprio gioco dalle fasce e arrivare alle punte, ai Pandev, ai Cavani , agli Hamsik ed agli Insigne. Vargas? Non si può pretendere da lui che giochi una volta ogni tanto e che faccia bene, dico solo che Giovinco giocando con continuità ha espresso i suoi limiti e le sue caratteristiche migliori. In Italia dobbiamo avere un po’ di pazienza in più ed aspettare, ma dato che non si può la cosa migliore è che lui vada in una società ed in una dimensione meno impegnativa, in una piazza più tranquilla. Nel 1967 c’ero io a Napoli e feci fatica a trovare spazio, andai via e dopo riuscii a trovare la mia dimensione”
La Redazione.
D.G.
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