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A Benitez piace Kramer ed il tedesco ricambia: “Rafa è un grande. Con il Napoli c’è stato un contatto”

Kramer contro Kramer? No, speriamo non sia così per il Napoli che ormai si è invaghito del giovane centrocampista tedesco che dovrebbe diventare il «faro» del gioco offensivo della nuova versione azzurra griffata Rafa Benitez. Il gigantesco (189 centimetri per 92 chili) «panzer» negli ambienti della Bundesliga viene definito «marathoner» , il maratoneta, dopo che nell’ultimo campionato ha percorso una media di 13,5 chilometri a partita. Confessandosi alla «Bild» in edicola ieri Kramer ha ammesso che «con il Napoli c’è un contatto, un’offerta interessante. Rafa è un grande allenatore…» . Quindi il tedesco ha tranquillamente smentito (ammesso che ce ne fosse bisogno…) i suoi presunti pregiudizi nei confronti di un trasferimento a Napoli. Basterebbe questo per intravedere una soluzione positiva per questa strattativa. Ci sono, però, alcuni puntini da mettere e qualche giallo da risolvere.

«Giallo». Il club azzurro approfitterà della presenza del presidente De Laurentiis, giunto ieri in Val di Sole, per mettere a punto l’ultimo assalto al forte centrocampista per il quale il Bayer Leverkusen pretende un indennizzo importante: 15 milioni di euro, a fronte di un contratto in scadenza il 30 giugno 2017. Il Napoli non intende valicare i 10 milioni. È anche vero che il Borussia vorrebbe che Kramer continuasse per il secondo anno consecutivo (in prestito) a Moenchengladbach la sua fortunata avventura post-mondiale. Bisogna a questo punto vedere se nell’accordo fra il Gladbach e il Bayer esiste una clausola che permette all’attuale club di Kramer di potersi opporre alla rescissione di questa intesa per il prestito. Ma il richiamo di Rafa (come già lo chiama Kramer…) sembra irresistibile non solo per i giocatori spagnoli. Allo stesso francese Kalidou Koulibaly è bastata una semplice telefonata (lo scorso gennaio) da parte del tecnico del Napoli per decidere di lasciare il Genk senza alcun rimpianto. La cosa sembrerebbe ripetersi anche con il centrocampista tedesco.

Sorriso. Benitez sembra che sia riuscito a convincere Kramer garantendogli un posto sicuro nella squadra che ha in mente per il 2014-15. Una situazione che, invece, non gli può offrire il Bayer Leverkusen dove, per questo motivo, Kramer non vuole tornare. Nonostante, fra l’altro, il club tedesco non abbia necessità a prendere una decisione immediata, non c’è fretta per rinnovare il contratto, non rischi a di perderlo a parametro zero fin dall’inizio del prossimo anno. C’è un altro particolare. De Laurentiis, acclamatissimo dal popolo azzurro, si è concesso a un eloquente sorriso quando gli è stato chiesto (da un giovanissimo fan) di Kramer. Evidentemente soddisfatto sia del valore del campione tedesco, sia dell’andamento positivo della trattativa, il numero uno napoletano ha invece smentito seccamente l’arrivo di Mascherano, mantenendosi sul vago a proposito delle altre suggestioni di mercato (Lucas Leiva, Sandro…) riguardanti il centrocampo.

Mundial. Kramer è una delle tante stelle del firmamento tedesco che ha iniziato a brillare dopo la conquista del quarto titolo mondiale. Scoperto dal Ct Löw solo il 13 maggio in occasione dell’amichevole pre-mondiale contro la Polonia (0-0), il centrocampista ha poi collezionato complessivamente 45′ in Brasile spalmati su 3 presenze. Addirittura Löw gli ha consegnato la maglia di titolare in occasione della finalissima contro l’Argentina. Kramer è subentrato, in extremis, all’infortunato Khedira. Ma anche lui non è stato molto fortunato: dopo appena 31′ ha dovuto abbandonare la gara a causa di un colpo alla testa subito in un infortunio di gioco. Löw si è convinto a convocarlo in Nazionale su segnalazione di Rudi Voeller. L’ex-romanista, attuale diesse del Bayer Leverkusen, l’ha scoperto nel settore giovanile del BV Gräfrath, per poi farlo valorizzare da Lucien Favre, tecnico del Gladbach.

Benitez. Kramer è il classico campione che fa impazzire Benitez. Dotato di un fisico bestiale, ha due calamite nei piedi che gli consentono di intercettare un numero impressionante di palloni a centrocampo. La sua stazza e la sua grinta gli permettono di trasformarsi in difensore ed essere determinante, in elevazione, sui calzi piazzati. Ha una continuità di rendimento incredibile come è accaduto nella recente Bundelisga dove ha collezionato 34 partite segnano 4 gol e confezionando un assist. C’è un dettaglio da non sottovalutare: nelle 94 partite finora disputate nel campionato tedesco ha collezionato 23 ammonizioni.

M’Poku. Il Napoli è sempre in lizza, decisamente ben piazzato, sul forte mediano dello Standard Liegi M’Poku. Si tratta di un regista difensivo (classe ’92) che è gravato da una clausola rescissoria che non dovrebbe superare i 4 milioni di euro. Il giovane belga (di origine congolese) ieri mattina ha ritwittato un messaggio di un tifoso del Napoli che gli aveva scritto: «Sei fortissimo, vieni a Napoli per vincere tutto» . Un bel segnale, molto significativo, sulla volontà di quello che, a sorpresa, potrebbe anche essere l’altro centrocampista (difensivo) a corredo del tedesco Kramer che, invece, ha attitudini più portate al gioco d’attacco.

Uscita. Gamberini e Donadel non si allenano con il gruppo diretto da Benitez. I due prossimi… esodati stanno lavorando nei boschi vicini al campo dove ci sono i compagni di squadra. Entrambi sono ormai completamente estranei al gruppo azzurro. Per loro dovrebbe essere abbastanza vicino il momento dell’addio. Anche se la consistenza dei rispettivi ingaggi (1,4 milioni di euro per un anno di Gamberini; 1,2 per Donadel) sta tenendo lontano la maggior parte dei possibili club interessati. Il difensore centrale sembra comunque molto vicino al Torino. Intanto è annunciato per mercoledì l’arrivo, qui nel ritiro di Dimaro, l’uruguaiano Gargano che non è stato riscattato dal Parma. Si tratta di un elemento in più da gestire in fase di uscita. Gargano è gravato, fra l’altro, ancora di due anni di contratto (scadenza 30 giugno 2016). Quello dei calciatori in esubero è un aspetto del mercato estivo che il presidente De Laurentiis non ha intenzione sottovalutare. Anzi…
Fonte: Corriere dello Sport

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