Tutti sapevano» che alcune partite del Bari probabilmente erano truccate: è uno dei passaggi dell’interrogatorio, durato circa un’ora, a cui è stato sottoposto oggi Onofrio De Benedictis, indagato dalla procura di Bari per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva nell’inchiesta sul calcioscommesse. De Benedictis, titolare del ristorante barese «Il Pescatore», frequentato da alcuni ex giocatori biancorossi coinvolti nell’indagine, avrebbe confermato agli investigatori di essersi recato a Bologna nei giorni immediatamente precedenti la partita sospetta con il Bari, finita 0-4, ma di esserci andato per motivi di lavoro «insieme ad altre persone». La circostanza, già riferita da Angelo Iacovelli (l’ausiliario infermiere factotum del Bari), dal ristoratore barese Nico De Tullio e da altri indagati, farebbe riferimento ad un incontro dei tre indagati col difensore del Bologna Daniele Portanova. De Benedictis sarebbe stato tirato in ballo da Andrea Masiello, ex difensore del Bari ora all’Atalanta, nell’interrogatorio di fine febbraio. De Benedictis avrebbe riferito agli investigatori di essere stato presente all’incontro con Portanova, in cui il giocatore del Bologna doveva dare una risposta a Masiello, senza sapere però di cosa si trattasse.
Per il resto l’interrogatorio si sarebbe basato su «domande generiche». Sulle scommesse, De Benedictis avrebbe ammesso di aver giocato in diverse occasioni e di essere a conoscenza di partite truccate. «Tutti lo sapevano», avrebbe detto agli investigatori.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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