Il suo Europeo è cominciato a Capri. Christian Vieri, l’ex bomber della Nazionale, ha chiuso con il calcio tre anni fa, ultime partite nell’Atalanta dopo i successi con Juve, Lazio, Inter, Milan e Atletico Madrid. Ha giocato a calcio e tennis sui campi di Anacapri, ospite dell’evento Capri Vip Champion, ma ha anche ballato tra una partita e l’altra facendo divertire gli amici attori che l’hanno ripreso col cellulare. Vieri sull’isola dei Faraglioni non si è risparmiato: mare, tornei di tennis e calcetto e spazio anche per qualche ballo in compagnia degli amici di sempre, come la pr milanese Alessandra Grillo organizzatrice dell’evento con Giuliano Annigliato e Domenico Zambelli. Ma anche tanto calcio. Viste in tv le prime quattro partite degli Europei. E stasera tocca all’Italia. «Un grande augurio a Prandelli e ai ragazzi: ne hanno bisogno alla vigilia di un importante e difficile evento».
C’è l’esordio dell’Italia agli Europei: come vede la Nazionale?
«Bisogna aspettare per esprimere un giudizio. Contro la Spagna, campione del mondo e d’Europa in carica, sarà una partita delicata e si deve partire subito bene. La squadra di Del Bosque non ha soltanto i titoli dalla sua parte: ha notevoli qualità tecniche, è la formazione da battere in questo torneo, anche se le prime partite degli Europei hanno dato indicazioni interessanti».
All’Italia tocca subito la Spagna. Lei ha giocato nella Liga, vestendo la maglia dell’Atletico Madrid: 24 gol in 24 partite. Che ricordo ha di quella esperienza?
«Ho ricordi bellissimi. Un solo campionato in Spagna, però ricco di soddisfazioni: mi laureai capocannoniere della Liga, titolo molto importante. Se un calciatore italiano ha la possibilità di giocare all’estero è giusto che lo faccia».
Quali sono le sue favorite per gli Europei?
«Escludendo un pronostico sull’Italia per intuibili ragioni, Spagna e Germania sono le squadre più in forma. Vedremo un buon calcio in queste settimane, ne sono convinto».
Prandelli ha scelto per la prima linea: come vede Balotelli e Cassano?
«Non vorrei dare giudizi. I tempi sono cambiati, ci sono altri attaccanti. Cosa potrà fare Balotelli? Non so. Per quanto riguarda Cassano, se parte bene, come gli auguro, farà vedere delle belle cose».
Altri attaccanti. Ma un altro Vieri è difficile da scovare?
«I giovani bravi non mancano. Difficile trovare un mancino. Nella Primavera del Milan ci sono buoni giovani, però: li ho visti giocare».
Cosa le manca del calcio? Si vede in un futuro ruolo da dirigente o da allenatore?
«Non mi manca nulla perché gli amici del mondo del calcio continuo a frequentarli. Al momento non mi ci vedo proprio ad allenare una squadra o a ricoprire incarichi dirigenziali».
A fine campionato hanno lasciato quattro campioni del mondo: Del Piero, Gattuso, Nesta e Zambrotta.
«Sono andati via come ho fatto io…».
Pensa che la vicenda-scommesse possa pesare sulle partite degli azzurri?
«No, non credo: erano già in ritiro. Prandelli guida un gruppo coeso che penserà solo al campo, ne sono certo. E poi sono indagato anch’io nell’ambito dell’inchiesta di Cremona. Bisogna pazientare e aspettare la giustizia sportiva».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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