Nove punti in meno rispetto allo scorso anno ed un grande interrogativo: ‘La campagna acquisti ha rinforzato davvero il Napoli?’. L’interrogativo diventa più che legittimo alla luce dei risultati nella prima parte di stagione della squadra di Carlo Ancelotti, alle prese con una graduatoria in campionato che rispecchia tutte le difficoltà avute durante il processo di cambiamento avviato nei mesi passati dal tecnico, ancora alle prese con diverse problematiche tecniche. In estate sono arrivati Giovanni Di Lorenzo, Kostas Manolas, Eljf Elmas, Hirving Lozano e Fernando Llorente, che per svariate ragioni hanno avuto rendimenti differenti nella loro prima parte di esperienza in maglia azzurra.
Il primo acquisto estivo di Aurelio De Laurentiis in ordine temporale è stato Giovanni Di Lorenzo, terzino destro prelevato dall’Empoli per una cifra vicina ai 9 milioni di euro. Il classe ’93, nonostante l’accoglienza tiepida, ha subito mostrato di potersi inserire al meglio, spiccando per continuità e duttilità. Nell’emergenza in difesa che ha investito il Napoli, Di Lorenzo ha saputo adattarsi nel ruolo di esterno sinistro ed anche all’occorrenza da difensore centrale, diventando un punto di riferimento per Ancelotti che in 16 gare ufficiali in stagione lo ha schierato da titolare in 15 occasioni.
Con l’addio di Raul Albiol il Napoli aveva l’esigenza di affiancare un difensore di livello a Kalidou Koulibaly e la scelta in estate è ricaduta su Kostas Manolas. Il greco è arrivato dalla Roma per 36 milioni di euro, affare nel quale è stato inserito anche Amadou Diawara come contropartita tecnica. Per il classe ’91 diverse difficoltà in avvio di campionato nel trovare la giusta intesa con Koulibaly, al punto da incassare 7 reti nelle prime 2 gare contro Fiorentina e Juventus. Problematiche solo parzialmente risolte nelle settimane successive, durante le quali Manolas ha dovuto fare i conti anche con diversi problemi fisici che gli hanno fatto saltare 5 delle ultime 6 gare disputate tra campionato e Champions. Non è mancato il solito apporto in zona gol, con già 2 marcature all’attive in campionato contro Juventus e Brescia.
Il centrocampista come pomo della discordia. In estate per 16 milioni più bonus versati nelle casse del Fenerbahce è arrivato Eljf Elmas, talento macedone classe ’99. Nonostante la mancanza di un centrocampista con caratteristiche spiccatamente difensive che potesse far rifiatare Allan, il club azzurro (sotto indicazione di Ancelotti) ha puntato su Elmas, elemento duttile ma con caratteristiche comunque offensive. Dopo un buon avvio, il macedone ha finito per perdere continuità e pagare dazio sotto alla pressione che una piazza come Napoli sa trasmettere. Per lui appena 4 presenze da titolare e 6 spezzoni di gara. Forse troppo poco in un parco di centrocampisti centrali che conta di solo quattro uomini.
Acquisto più costoso della storia del club. Già questa etichetta basterebbe a creare aspettative illimitate su Hirving Lozano, prelevato dal Psv per la cifra record di 42 milioni di euro. Di lui Ancelotti si era innamorato osservandolo al Mondiale con la maglia del Messico e dopo un lungo inseguimento, sfruttando i buoni rapporti con Raiola, era finalmente arrivato in azzurro. L’esordio scoppiettante con gol contro la Juve, sembrava mettere la strada in discesa per Lozano, che ha invece iniziato a pagare le difficoltà generali di un Napoli con le idee confuse. Male da punta centrale, meglio quando Ancelotti ha deciso di indirizzarlo nel ruolo naturale di esterno. Il gol in Champions contro il Salisburgo gli ha dato un pizzico di fiducia, ma il rendimento è ancora lontano da quelle che erano le idee della società. Ambientamento complicato, ma merita ancora tempo per avere un quadro più realistico delle sue potenzialità.
Colpo last minute. A chiudere il mercato estivo è arrivato Fernando Llorente, svincolatosi dal Tottenham ed arruolato da Cristiano Giuntoli con un contratto biennale. Il Napoli cercava una punta capace di risolvere alcune gare con la sua esperienza e lo spagnolo si è dimostrato subito pronto ad assolvere il ruolo: complici i problemi fisici di Milik in avvio di stagione, lo spagnolo ha trovato tanto spazio andando a segno contro il Liverpool ed a Lecce con una doppietta. Le due reti al Via Del Mare, però, sono datate 22 settembre a testimonianza del calo patito dall’ex Juve, che resta comunque un’arma in più nell’attacco partenopeo.
fonte: tmw
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