A chi aggrapparsi se non a lui per cancellare il pari interno con il Cagliari e riprendere la marcia in campionato? Il Napoli chiama all’appello Gonzalo Higuain e lo fa alla vigilia di un confronto così spigoloso come quello con la Samp, imbattuta in casa e con solo quattro reti al passivo in sei gare. Il Pipita sembra l’unico in grado di risollevare una squadra che quando sembra aver ingranato le marce alte improvvisamente rallenta. E’ grazie al Pipita, infatti, se i partenopei (prima della sosta) si resero protagonisti di una splendida rimonta attestandosi a ridosso di Roma e Juventus. L’argentino è stato un rullo compressore: sette gol ed un assist tra cui la rete messa a segno a Firenze che regalò una vittoria preziosissima. Sette gol realizzati consecutivamente, confermando di aver ritrovato la vena e l’entusiasmo dopo l’incerto avvio di stagione. Ma ora è atteso da un esame altrettanto impegnativo per lui. Dovrà centrare il bersaglio in uno stadio dove non sempre ha potuto recitare da protagonista. A volte assente per infortunio, altre per impossibilità di esprimersi al meglio. Inoltre dovrà sostenere anche la sfida a distanza con i connazionali Romero e Silvestre, nonchè con i raddoppi di marcatura che Mihajlovic sicuramente vorrà azionare.
Ma Higuain è pronto a tutto pur di cancellare la delusione patita con il Cagliari. Non fa molto testo la sua prestazione nel gelo di Praga. Giovedì era stata impostata la gara in un certo modo e giustificate apparvero le sue lamentele di non ricevere abbastanza rifornimenti nella fase offensiva. A Genova domani sera sarà diverso. Il Napoli dovrà imporre il suo gioco ed evitare che la Samp compia il sorpasso in classifica. Una gara che vale doppio considerate le ambizioni dei doriani di inserirsi nella lotta per il terzo posto. E ad Higuain, Benitez chiede un altro acuto dei suoi, un gol proprio in quello stadio che non sempre l’ha visto brillare. Stavolta gli creerà le premesse per non lamentarsi più di tanto nella fase offensiva. Probabilmente avrà spazio Mertens (non si sa se dall’inizio o a gara in corso) e sicuramente a Callejon e ad Hamsik, ma anche a De Guzman, il tecnico spagnolo suggerirà di dialogare con il Pipita nelle ripartenze o in altre situazioni di gioco offensive. Il morale del Pipita è buono. Ha chiarito con Benitez dopo i brontolii di Praga. Si è trattato di una circostanza, non accadrà più. Del resto, il Napoli resta una delle squadre che effettua la maggior parte dei tentativi a rete del campionato. Resta una formazione che ama giocare a calcio ed offendere piuttosto che speculare. Higuain dovrà solo mantenere calma e lucidità in area perchè sarà servito a dovere.
SETTE CENTRI. Il risveglio del Pipita è iniziato il 26 ottobre con il Verona (tripletta). E da allora non si è fermato più. Segnale evidente di una forma finalmente ritrovata ma anche di essersi calato con la giusta mentalità nel campionato italiano: un gol all’Atalanta, un altro alla Roma, un altro ancora alla Fiorentina, fino al vantaggio momentaneo con il Cagliari realizzato con un colpo d’astuzia sfruttando abilmente una rimessa laterale. Ora Higuain è intenzionato a non fermarsi più. Il suo obiettivo resta quello di riportare il Napoli in Champions ma anche di migliorare il bottino personale di reti. Nella passata stagione solo in campionato si fermò a quota diciassette. Stavolta punta a fare meglio anche se è rimasto a digiuno nelle prime sette gare. Ma c’è tutto il tempo per recuperare e con la Samp vorrà sicuramente proseguire la striscia positiva.
Fonte: Corriere dello Sport
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