“Maradona è uno dei migliori giocatori della storia del calcio ed è una grande persona. L’ho incontrato nella gala della Fifa The Best e siamo contenti che venga al Bernabeu. Meno male che, grazie a Dio, non gioca». Un sospiro franco di sollievo, che Luka Modric accompagna con una risata argentina. Con le sue 11 Coppe dei Campioni, schierate in bella mostra al Bernabeu, il Real non dovrebbe temere gli idoli, ma questo Napoli fa paura. Lo riconosce il croato, che festeggia le sue 200 partite nella maglia blanca con il duello di andata contro gli uomini di Sarri. «È una buona squadra, su tutti i fronti. Chiaro che la lotta per il possesso al centro campo sarà difficile. Ma è decisivo per noi entrare bene in partita e con forza, dal primo minuto. L’importante è vincere» osserva Modric, seduto in conferenza stampa accanto a Zidane. Luka è una delle presenze chiave, sia in difesa che in attacco, della rosa dei galacticos. Per questo un fremito ha percorso ieri mattina la cittadella blanca di Valdebebas quando, durante l’allenamento, è caduto con il ginocchio storto e una smorfia di dolore, che hanno fatto temere il peggio. «Sto bene, non è nulla per fortuna» assicura. La necessità di dominare la partita in casa induce a pensare che Zidane non cambierà lo schema abituale, con Kroos e Modric al centro, assieme a Casemiro. Dietro Carvajal e Marcelo in recupero sulle fasce, mentre Lucas Vazquez, Isco e James si contendono un posto al sole in attacco. A Pamplona, contro il Celta, il tecnico francese ha sperimentato la difesa a tre, ma sull’1-1 ha dovuto correggere la retroguardia, portata per conquistare la vittoria con due reti di vantaggio. «Bisogna dimenticare quello che è accaduto contro il Celta» dice il croato. «Il sistema non è importante, possiamo funzionare con l’uno o l’altro, ma importa quello che facciamo in campo. Ed è decisivo lasciare la porta inviolata». Del Napoli di Sarri, quello che preoccupa di più il centrocampista è che arriva sull’onda di una «buena racha», una lunga fase positiva: «Sta giocando molto bene ed è molto motivato – osserva Modric – Ma anche noi siamo in un buon momento, abbiamo vinto le ultime due partite e affrontiamo in forma l’andata degli ottavi» aggiunge. Disposto ad ammettere che «el doblete» di Champions fa gola: «Ora pensiamo al Napoli, ma è chiaro che l’obiettivo è Cardiff e conquistare Champions e Mondiale per club». Che è l’ambizione della tifoseria blanca, esigente e avida di «tituli». Per questo anche Luka Modric, come Zidane, fa appello al popolo dei tifosi: «Questa è una competizione importante per tutto il madridismo e ci aspettiamo un buon ambiente al Bernabeu, l’appoggio della tifoseria sarà vitale fin dall’inizio».
Fonte: Il Mattino
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