Simona Ercolani, autrice di ‘Sfide’, tra i programmi sportivi che hanno fatto la storia della televisione, interviene a Radio Goal. Ecco quanto evidenziato in merito dalla nostra Redazione:
“L’idea di ‘Sfide’ nasce in maniera molto romantica, grazie al matrimonio con mio marito. Andando in viaggio di nozze in Argentina, ho letto i libri di Soriano, l’epica dello sport. Prima di allora non mi ero mai avvicinata a questo mondo, visto che sono una pigrona. Tornando dal viaggio di nozze sono andato dal direttore Francesco Pinto, un napoletano, e gli ho proposto questo format. Lui mi ha dato una grandissima opportunità ed è stato il primo fan del programma. Il mio obiettivo era avere un rapporto meno tecnico ma più romantico e narrativo con lo sport. Credo sia andata bene: quest’anno ‘Sfide’ compie diciotto anni. La mia puntata preferita? Non lo so, ce ne sono alcune che mi hanno divertito di più. Esempi? Gigi Riva e Roberto Baggio, due speciali che siamo riusciti a metter su dopo una decina d’anni di insistenza con i diretti interessati. La storia del Calais? Qualcosa di speciale, una squadra di commessi, netturbini e, più in generale, di amici, che mette sotto squadre professionistiche ed arriva alla finale di coppa di Francia, poi persa a causa di un rigore molto dubbio concesso al Nantes. Tutti sanno che quella gara meritava di vincerla il Calais, questa storia è rimasta negli annali. Oggi, purtroppo, Calais è nota soprattutto per i problemi di immigrazione. E’ un posto dove vivere non è facile. Pensate se la Vibonese arrivasse alla finale di coppa Italia con, per esempio, la Fiorentina. Una puntata su Sarri? La merita, è un personaggio speciale.”
