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Italo Cucci: “Gli arbitri parleranno, ho chiesto per anni questa riforma”

"Il primo a farlo alla Domenica Sportiva fu il grande Lo Bello che ammise l'errore"

Il giornalista Italo Cucci, attraverso il proprio profilo Facebook, ha rilasciato alcune righe per commentare la decisione del presidente dell’Aia Nicchi di permettere agli arbitri di essere intervistati a partire dalla prossima stagione. Ecco quanto evidenziato da Iamnaples.it:

“Gli arbitri parleranno. Nicchi, presidente dell’Aia: “Dal prossimo anno, dopo i match spiegheranno le loro scelte”. Ho chiesto per anni per questa riforma, fin dai tempi di Collina. Poi a Gussoni e ancora a Nicchi che mi promise la rivoluzione. Ci ha messo anni, speriamo succeda davvero. Qualcuno nell’ombra lavora per impedirlo, il silenzio è d’oro. Come, per molti, l’omertà. Il primo fu il grande Concetto Lo Bello. Era l’anno 1972 e l’arbitro di Siracusa andò in tv, alla Domenica Sportiva, e DAVANTI ALLA MOVIOLA di Sassi disse: “È Vero: ho sbagliato”. Aveva sbagliato a non dare il rigore per un fallo di Morini (Juve) su Bigon (Milan) che l’implacabile moviola, nata ufficialmente nel maggio 1969, svelò subito. Da allora, il silenzio. Gli arbitri muti. Proibito, proibitissimo, parlare”

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