L’edizione odierna de Il Mattino ha riportato alcune parole di Mihajlovic, attuale allenatore del Milan, che aiutano a capire meglio il personaggio: “Le persone cambiano. Quando ero giovane andavo a sottrazione, andavo a dividere il noi dagli altri, avevo bisogno dei nemici perché era quello che mi stimolava. Ho imparato tanto, ho capito tante cose e ora punto ad accumulare esperienze. E’ facile essere amati da una squadra dove hai giocato, è una sfida convincere gli scettici.” Per uno cresciuto per strada, salvato dal calcio “avrei fatto il ladro, o il pugile, niente di buono”, è un buon inizio.
Sul giornale inoltre possiamo anche leggere di un’amicizia particolare che lega Mihajlovic a Zeljko Raznatovic, conosciuto come la tigre di Arkan, agente segreto, criminale e militare jugoslavo di origine serba che aiutò la famiglia di Sinisa a mettersi in salvo in periodi in cui era viva la caccia al serbo da parte dei croati.
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