Silvio Berlusconi è sbarcato nella tarda mattinata di sabato a Milanello per festeggiare i 30 anni da presidente del Milan. Il patron con il suo elicottero personale è arrivato nel centro sportivo dove è stato subito accolto dalla figlia Barbara e da Adriano Galliani, giunti poco prima. I tre sono stati poi raggiunti da Sinisa Mihajlovic, che proprio oggi compie 47 anni.
Il discorso di Berlusconi:
“30 anni, siamo vecchi eh Adriano? Però abbiamo avuto coraggio da vendere quando abbiamo deciso il 1 luglio dell’87 quando abbiamo portato tutti a Pomerio in un ritiro di 2 giorni spirituale in cui ho detto dobbiamo vincere campionato, coppa dei campioni e intercontentale l’anno successivo. Il programma per raggiungere questi traguardi è questo, compreso le proteine da non mangiare durante la partita. L’abbiamo fatto, è stato raggiunto il risultato previsto, e poi abbiamo intrapreso una carriera di tanti anni di successi con il bel gioco”.
Dolci ricordi. “Quando arrivammo il calcio italiano era un calcio difensivo basato sul contropiede. Noi partendo dal concetto di scendere in campo padroni del campo e del giuoco mantenendo sempre il concetto di lealtà (quando parlai di lealtà tutti mi guardarono male). Questo è stato praticato per molti anni, anche se non si può sempre vincere.
Milan italiano. “Nel calcio come nella politica. Ci sono i cicli. Ora stiamo guardando avanti cercando di partire dai nostri giovani del vivaio. Ne abbiamo 6 in squadra. Ci piacerebbe mettere in campo una squadra totalmente italiana. Purtroppo ci sono dei problemi, perché per i tanti stranieri che ci sono sarà difficile da realizzare”.
La squadra attuale. “Il Milan di adesso ha la possibilità di fare una formazione titolare di soli italiani in difesa. Abbiamo Donnarumma, tre terzini italiani, anche Calabria è stato chiamato dall’Under 21. In mezzo abbiamo Ely che ha passaporto italiano. In mediana abbiamo Poli e Montolivo, Bonaventura, che io vedo dietro le punte. El Shaarawy non siamo riusciti a convincerlo a fare la punta. Poi abbiamo dovuto prendere il colombiano Bacca, straordinario killer dell’area di rigore. Ora abbiamo Adriano, magari lo adotta Galliani visto il nome. Balotelli ha preso un po’ troppo sole ma è italiano. Questo è il punto rapido sul trentennale. Ho telefonato stamattina a Confalonieri per dirgli di un problema alla caviglia e mi fa che alla nostra età se non abbiamo dolore siamo già morti”.
Un giocatore che vorrebbe al Milan. “Non mi faccio di questi appetiti. I campioni che mi piacerebbero sono quelli del Barcellona e del Real Madrid, ma hanno delle quotazioni impossibil. Le quotazioni dei giocatori è un problema per tutti i club che non hanno soci che vengano dai paesi del petrolio. Sono entrati capitali enormi nel calcio da parte di soggetti che non hanno limiti di spesa. Per i vari giocatori si danno delle valutazioni fuori misura rispetto alla situazione economica”.
La squadra che lo diverte. “Il Barcellona“.
Idee innovative. “Ce ne sono tante, la formula della Champions ad esempio. Oggi ci son altre cose che mi piacerebbe vedere per esempio ho ancora la fissa che si giocassero le partite con il tempo effettivo come nel basket. Ci sono dei tempi che si perdono. Un giorno arriverà, perché è una cosa così ragionevole e con la tecnologia di oggi sarebbe fattibile. E poi c’è sempre la formula di una coppa dei campioni formata solo da club di un certo livello come fatturato e come capienza di stadio. Un altro campionato invece, fatto di squadre emergenti, per trovare anche loro un palcoscenico europeo”.
L’aneddoto del petrolio. “Vi racconto un episodio che non c’entra con il calcio. Ero in veste di Presidente del Consiglio in Qatar. Il presidente del governo mi chiese se volevo visitare la capitale. Feci un giro e vedi 25-30 grattacieli bellissimi in cui improvvisamente si accese la luce. Mi ha spiegato che erano tutti grattacieli vuoti. Quando lo sceicco vede in giro per il mondo un palazzo che gli piace, lo fa ricostruire qua in Qatar. Di fronte alle mie perplessità ha risposto che non c’era motivo di tenere il petrolio sotto terra. Questo per raccontare che hanno talmente tanti soldi che è impossibile competere con loro. Bisogna trovare dei modi alternativi per trovare dei capitali, per esempio con squadre di un certo blasone e che hanno appeal su questi mercati”.
Van Basten e il Real Madrid. “Negli spogliatoi della semifinale vinta 5-0 contro il Real Madrid vidi Marco Van Basten stranamente a fine partita non così contento e allora gli dissi “Marco non ti vedo così soddisfatto”, mi ha risposto che non era contento perché avrebbero potuto raggiungere un risultato ancor più storico contro il Real Madrid. Il presidente del Real Madrid Mendoza dopo quella partita mi ha risposto ‘Silvio io ti odio’ (ride, ndr)”.
Mihajlovic e Balotelli. “Mihajlovic deve vincere da qui alla fine del campionato. Se le vince tutte mi vedrà facilmente convinto. Ai ragazzi ho detto che devono crederci. La rosa del Milan è ricca di talenti. Balotelli l’ha voluto lui e ha detto che se non si comporta bene lo porta in camera e lo riempie di botte. Se si tagliasse il ciuffo ha delle attitudini atletiche e tecniche inarrivabili. In allenamento gli vedo fare di quei tiri incredibili e anche il controllo di palla è eccezionale. Solo che ha la caratteristica in campo di non assumere la posizione adeguata. Io gliel’ho detto a Balotelli: perché cavolo tu giochi sempre nella nostra metà campo”.
La trattativa con Mr.Bee. “Ci siamo già dati tre scadenze: a luglio, a settembre e ora a inizio anno. A noi piace molto lui, perché ci ha presentato un piano di commercializzazione del marchio dove poter ricavare 100 milioni solo in Cina. Poi ci sono le altre nazioni”.
Fonte: Sportmediaset
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