C’è sempre bisogno di Pepe. Specie quando uno spogliatoio rischia di avere il morale a terra per una sconfitta, come quella di Torino, arrivata solo per una sfortunata deviazione nei minuti finali. Il dopo Juve-Napoli è stato caratterizzato dalla rabbia e dalle parole di Pepe Reina, il leader indiscusso del gruppo azzurro. Reina aveva il volto trasfigurato dopo la rete di Zaza. La lucidità l’ha riacquistata in fretta, però. C’era da dare conforto ai compagni, una mano all’allenatore e un segnale alla gente. Lui non si è tirato indietro, anzi è passato in poche ore dal virtuale al reale. Il messaggio postato su twitter è stato lo stesso espresso a gran voce lunedì a Castel Volturno: «Adesso si vedono le squadre che sono veramente tali. Non molliamo, restano da giocare 13 finali». Tutti ascoltano Reina e per Sarri è impossibile fare a meno del suo portiere anche fuori dal campo. Lo spagnolo ha fatto capire, a esempio, che c’è la necessità di dare spazio a chi ha sempre giocato in Europa League e vuole essere protagonista anche contro il Villarreal
Fonte: Gazzetta dello Sport
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