L’ex dg azzurro Pierpaolo Marino interviene a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Ventisei anni fa Juventus e Napoli erano prime con dodici punti dopo otto o nove giornate, le vittorie valevano due punti e le giornate erano trenta e non trentotto come ora. Primo tempo equilibrato, la sbloccò Laudrup, poi Bianchi si alzò in piedi e disse a Carnevale di scaldarsi. Il giocatore fino ad allora era stato poco utilizzato, tanto che la stampa mi criticava il mio acquisto. Giocammo a tre punte, si giocò per tutto il secondo tempo nella metà campo bianconera, Tacconi fece i miracoli, fino poi ad arrendersi allo stinco di Ferrario, fu una vittoria meritata ed importante. Ricordo la mia prima volta al San Paolo, era un Napoli-Juve con circa centomila spettatori, fu il mio premio per la pagella del primo trimestre e non so mio padre come fece a trovare i biglietti. Sivori fu squalificato ed io a momenti svenivo nel vedere lo stadio in festa. Domani? Il Napoli ci arriva bene, ha due punti in più e mi sembra che non ci siano giocatori fuori condizione, anzi. La cosa che temo della Juventus? Il fatto di riuscire a fare schermaglie anche per due terzi della gara per poi provare a sbloccarla nel finale con i colpi dei suoi grandi campioni. Il Napoli non deve fare l’errore di accontentarsi del pareggio, deve fare la sua partita, come ha sempre fatto. Se fossi in Sarri direi ai giocatori di mettersi metaforicamente i tappi nelle orecchie e scendere in campo come se si fosse in casa, se vai allo Stadium e li temi, parti già in svantaggio. Ricordo dodici anni fa, quando quest’avventura ebbe inizio: non c’era nulla, nemmeno i palloni, ora siamo lì lì a giocarci il titolo con la Juve.”
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