Erano anni che la Juventus non arrivava ad uno scontro diretto per il primato con la sguardo rivolto all’insù, verso la testa della classifica. Nei panni dell’inseguitrice. Da quel Milan-Juve passato alla storia per il goal di Muntari, ma che di fatto la storia l’ha cambiata. Perchè da allora la Signora s’è praticamente impadronita della Serie A.
Quattro campionati vinti, tre dei quali stradominati. Quasi senza avversari. Il Napoli ci ha provato nel 2012/13, la Roma nelle ultime due stagioni, ma nessuno è realmente riuscito ad impensierire la Juventus guidata prima da Conte e poi da Allegri. Parlano chiaro i distacchi con cui i bianconeri hanno vinto gli ultimi tre scudetti: +9, +17 e +17. Abissali.
Scontri al vertice se ne sono visti, ma con la Juventus sempre al comando della classifica. Il grande elemento di novità della sfida di sabato con il Napoli è proprio questo: abituata a vincere per scappare, la Juve stavolta è chiamata a vincere per non innescare la fuga di qualcun’altro. E non si tratta di un avversario qualunque.
Nel calcio tutto torna, a lungo andare. E non è un caso che la sfida più consistente alla leadership della Juventus sia stata lanciata proprio dal Napoli, la miglior squadra italiana dopo la Signora nell’ultimo quinquennio. Lontana, lontanissima dai bianconeri. Ma pur sempre la più costante e credibile tra le altre.
Dal 2011/12 la Juventus è l’unica squadra ad aver sfondato quota 400 in Serie A. Il Napoli si piazza alle spalle dei bianconeri a 78 punti di distanza: c’è praticamente un campionato di differenza tra la Juve e la migliore delle rivali, altro dato che rende ulteriormente l’idea di quanto sia stato abissale il gap tra la Signora e la concorrenza.
Ma resta comunque significativo il risultato del Napoli, una sorta di certificazione di qualità: oggi gli azzurri rappresentano l’alternativa più autorevole alla Juventus perchè da diverse stagioni sempre al vertice, seppur con fortune alterne. Trend positivo che nasce da un gran lavoro societario e tecnico, a fronte di investimenti spesso inferiori ad alcune delle concorrenti.
Il Napoli, unico club italiano sempre presente nelle coppe europee dal 2010/11, resta anche il solo (in Italia) ad aver soffiato titoli alla Juventus in questi anni: contro i partenopei la Juve ha perso due delle tre finali disputate di recente (Coppa Italia 2011/12 e Supercoppa 2014/15).
Nell’anno in cui la Signora ha rimesso in discussione il proprio trono con la falsa partenza di inizio campionato, appare naturale che sia la più competitiva tra le avversarie a candidarsi alla successione. Juventus-Napoli, oggi e da cinque anni, è la miglior espressione del calcio italiano. Che sia un grande spettacolo.
Fonte: Goal.com
