Dopo aver allenato quindici squadre tra Italia, Turchia e Serbia e aver fatto del suo 4-3-3 un dogma calcistico tra i più discussi degli ultimi trent’anni, Zdenek Zeman ha scelto la Svizzera, dove da giugno è alla guida del Lugano.
Gol e dichiarazioni “controcorrente” i comuni denominatori delle sue travagliate stagioni, nelle quali è stato più volte l’artefice del lancio di giovani talenti diventati, poi, grandi giocatori.
Con il campionato elvetico in pausa, SportPaper.it ha incontrato il “Boemo” per l’intervista esclusiva di seguito proposta.
– A proposito di città “calde”, è l’anno del Napoli?
“Mi auguro che lo sia, anche se la Juve è seriamente candidata al titolo vista la rimonta effettuata. I bianconeri sono riusciti a sostituire bene i grandi giocatori che sono andati via riprendendosi dopo un difficile avvio di stagione, e adesso rappresentano un pericolo per il Napoli. La squadra di Sarri mi piace: gioca un calcio offensivo che piace alla gente, che trascina”.
– Chi le ricorda Higuain?
“Non saprei, forse Batistuta, anche se Gabriel era più potente. Higuain è un centravanti importante che si crea le occasioni e le sfrutta, ma è anche assistito alla grande da giocatori che gliele preparano bene”.
– Prima ha nominato Immobile e Verratti, ma secondo lei quel Lorenzo Insigne che ha avuto a Foggia e a Pescara può essere in grado di trascinare la Nazionale ai prossimi Europei?
“Sì. Già ai tempi del Foggia si vedeva che avrebbe potuto fare la differenza ad alti livelli. Lo considero veramente un giocatore importante”.
– È lui il talento più interessante del nostro Paese?
“È l’esterno più bravo che ci sia in italia”.
– Due sono i fatti che hanno attirato maggiore attenzione mediatica nelle ultime settimane. Cominciamo dal primo: la lite tra Sarri e Mancini al San Paolo. Lei da che parte sta?
“A fine partita ci possono sempre essere discussioni tra allenatori. Quello non è il mio modo di fare, ma capisco che la partita fosse importante per entrambi e ciò ha aumentato la tensione”.
– L’altro è l’apertura dell’inchiesta “Operazione Fuorigioco” riguardo la presunta evasione fiscale di alcuni personaggi del nostro pallone…
“La gente dà troppa importanza al calcio e di conseguenza le società pensano di poter fare tutto quello che vogliono. Ormai il mondo del calcio pensa di poter fare qualsiasi cosa, tanto “il calcio non può finire”, “il calcio non si può fermare”…
Fonte: SportPaper.it
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