Prima dell’allenamento odierno ha parlato in conferenza stampa Riccardo Saponara: il trequartista dell’Empoli sta ritrovando la forma e anche contro il Milan ha impressionato non solo per come si è districato e per come si è preso la squadra sulle spalle.
“Come sarà affrontare la capolista? Sarà una partita stimolante, in uno stadio che sarà gremito e contro una squadra che sarà la massimo della propria forma: è un banco di prova impegnativo per noi sia singolarmente che collettivamente, dobbiamo affrontarlo col solito spirito, voglia di stupire e sfrontatezza di sempre. Le polemiche tra Mancini e Sarri? Rivedere il mister sarà sicuramente un grande piacere, sono legato a lui e lo conosco bene, è molto sanguigno e sono sicuro che quella frase è stata macchiata solamente dal nervosismo del momento; non è omofobo, sono state dette cose nei suoi confronti che non merita, causate da una frase fuori posto in un momento di nervosismo. Se mi farebbe piacere se mi dicesse di andare al Napoli? Certo, a chi non farebbe piacere, ma anche lui sa che non è il momento per spostarmi da Empoli. Meglio uomo assist o gol? L’importante è contribuire alle prestazioni della squadra, il fatto che un giocatore sia determinante lo rende ancora piu importante, sono orgoglioso anche per gli assist, ma sono convinto che i gol arriveranno presto. Se potevo credere a un Empoli con così tanti punti? In effetti 32 punti sono tanti, però avevo piena fiducia nella società e anche per questo ho scelto di continuare il progetto. Quanti margini di miglioramento ho? Ampi, devo ancora trovare la forma migliore e nella continuità, quindi ritengo di poter migliorare ancora. Che Empoli troverà il Napoli? Ogni settimana proponiamo lo stesso tipo di gioco e questo perché abbiamo identità e meccanismi ben precisi, con a volte più o meno qualità, ma chi ci affronta sa a cosa va incontro. La nostra forza è stata quella di non snaturarci e non lo faremo nemmeno al San Paolo. Europa sogno o obiettivo? Un sogno, credo che l’Empoli debba continuare a migliorare giorno dopo giorno, senza fare proclami di alcun tipo: l’Europa è un obiettivo enorme, non sappiamo nemmeno noi dove possiamo arrivare. Sicuramente il rinnovamento di un obiettivo ci aiuterebbe a creare nuove leve motivazionali. Se faccio un pensierino agli Europei? Un sogno che custodisco, però se finora non ho ottenuto convocazioni so che le possibilità sono poche, dipenderà dal lavoro con l’Empoli. Se risponderei no a prescindere a offerte sul mercato attuale? Al 100% non posso dirlo perché se dovesse arrivare una proposta la valuterei, ma la mia intenzione è quella di rimanere a Empoli almeno fino a fine stagione. Differenze con l’anno scorso? Poche, il progetto è ben definito, analogo all’anno scorso, sono cambiati solo alcuni interpreti, ma le idee sono rimaste tutto sommato le stesse. Adesso ho un bagaglio di esperienza che mi porta ad avere più responsabilità anche nei confronti di qualche compagno più giovane che non ha affrontato un’esperienza come ho fatto io a Milano, e sul campo istintivamente sento di dare un apporto superiore nelle difficoltà. Giampaolo e Sarri allenatori simili o diversi? Sono simili per alcuni aspetti, pur essendo diversi: entrambi stanno avendo grande importanza per il mio percorso di crescita, Giampaolo ha continuato a darmi fiducia mentre Sarri ha dato il la alla mia esplosione calcistica. Entrambi sono stati fondamentali per me”.
Fonte: Pianetaempoli
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