Stanno viaggiando a suon di gol nella storia del Napoli. Gonzalo Higuain, l’artigliere di tecnica e di potenza. Lorenzo Insigne, l’arciere di fantasia. La coppia più bella dai tempi di Sallustro e Vojak, primi eccelsi frombolieri in maglia azzurra. I nuovi gemelli del gol. Alla ventunesima giornata di campionato sono saliti sul trono dei più prolifici tandem napoletani. Trenta reti in due: ventuno il Pipita, nove il Magnifico. Catapulte e durlidane. Sulla scia delle più famose coppie d’Europa, Suarez e Neymar per esempio, Benzema e Cristiano Ronaldo, Lewandowski e Muller. A fine stagione, il Pipita e Lorenzo potranno lasciare il segno di record assoluti. Nel Napoli cui Sarri ha restituito traguardi ambiziosi e il sorriso tra i due attaccanti si è creato un feeling particolare. E c’è un curioso dettaglio nelle partite che hanno deciso da soli. Insigne sempre a segnare il primo gol, Higuain pronto al raddoppio. Sono nati così i 2-1 assestati alla Juventus e alla Fiorentina, il 2-0 di Verona. Nella scoppiettante vetrina offensiva del Napoli, Higuain, giudicato fra i primi cinque centravanti del mondo, aggiunge la devastante chance delle “doppiette”, sette finora (14 da quando veste la maglia azzurra), più il “peso” dei gol decisivi che, quest’anno, hanno fruttato al Napoli 25 punti (otto vittorie, un pareggio). Sarri ha riportato il Pipita a una condizione fisica e mentale di prim’ordine. Gli ha restituito la gioia del gioco e del gol. Continua a spronarlo perché ha margini di miglioramento da catapultarlo verso la conquista della Scarpa d’oro. Higuain è al comando della classifica dei cannonieri che, negli ultimi dieci anni, ha visto svettare Toni su tutti con il massimo dei 31 gol del campionato 2005-06 quand’era alla Fiorentina. Il Pipita può andare oltre. Può puntare anche al record assoluto dei 35 gol di Gunnar Nordahl, il pompierone svedese del Milan nel torneo a venti squadre del 1949-50. Higuain è stato accostato a Batistuta (il primo a farlo è stato Maradona), uno dei più straordinari talenti offensivi giunti dall’Argentina che toccò tre volte la vetta di 31 gol in Italia con la Fiorentina negli anni Novanta. Lorenzo Insigne è un gioiello di fantasia ornato dall’orgoglio di giocare nella squadra della sua città. È sbocciato nel Foggia e nel Pescara di Zeman. Nella squadra abruzzese, in serie B, l’accoppiata con Ciro Immobile fu devastante: 28 reti il centravanti, 19 Lorenzo. Nel 4-3-3 di Sarri, Insigne ha ritrovato il ruolo che aveva nell’identico schema di Zeman. Non sfugge agli “obblighi” di copertura, ma è più “fresco” negli ultimi venti metri. La sua finta a rientrare per il cross o per la conclusione “a giro” quando è rapida mette a sedere qualsiasi difensore. Un’ultima annotazione sul feeling fra Higuain e Insigne. Sono, in ordine, i due rigoristi del Napoli. A Genova, contro la Sampdoria, il Pipita che aveva già segnato ha lasciato che fosse Lorenzo a battere il rigore del raddoppio. Nel passato, Attila Sallustro e Anton Vojak devastavano le difese avversarie, cannonieri degli Anni Trenta. Dopo 21 giornate, nel campionato 1932-33, il loro record fu di 25 gol: 13 Sallustro con due “doppiette”, 12 Vojak con cinque penalty (era il rigorista). Attila è stato il primo idolo calcistico napoletano, nato in Paraguay figlio di un farmacista napoletano emigrato. A Napoli il suo primo campo di calcio fu la Villa comunale. Entrò nella squadra azzurra quando aveva 18 anni e il Napoli era appena nato (1926). Aveva il fisico del conquistatore, longilineo, occhi azzurri, capelli tendenti al biondo. Il lunedì, dopo le partite, puntuale una folla di tifosi si accalcava sotto la sua abitazione in via Filangieri reclamandolo a gran voce. La migliore coppia-gol ai tempi del Vomero, dopo 21 giornate, fu quella composta da Vinicio e Di Giacomo che, nel campionato 1957-58, segnarono 23 gol: 15 il leone, 8 il bersagliere. Una “tripletta” a testa, tre “doppiette” per Vinicio. Ai tempi di Maradona, campionato 1988-89, Careca e Carnevale andarono a segno 22 volte: 12 gol per la freccia brasiliana, 10 per Andrea alla ventunesima giornata. Infine, in tempi più recenti, il miglior tandem dopo 21 turni è stato Cavani-Hamsik, 24 gol nel campionato 2012-13 (17 reti il Matador, 7 Marek). Cavani firmò due “triplette” e tre rigori. In quelle partite, Lorenzo Insigne rientrato al Napoli dal Pescara segnò quattro delle cinque reti finali della sua stagione. Sbocciava in serie A un piccolo grande geniale cannoniere.
Fonte: Il Mattino
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